Categorie: Cronaca Spoleto

L'OPEN MATCH RACE PER NON VEDENTI: APPUNTAMENTO DI GRANDE VALORE SPORTIVO E SOCIALE

Si è rivelato un appuntamento importante per il Club Velico Trasimeno e per tutto il movimento della vela umbra. Un'occasione speciale per dimostrare il valore e la preparazione in ambito sportivo anche dei non vedenti. Un momento durante il quale si è potuto capire come si possano abbattere limitazioni e barriere psico-fisiche, perché ognuno diventi così parte attiva e determinante della competizione, senza discriminazioni di alcun genere.

Durante le regate del XIII Campionato Nazionale Homerus di Vela-Open Match Race per non vedenti – primo campionato di vela per non vedenti ospitato nel Lago Trasimeno che si è svolto dal 15 al 19 luglio scorsi – le persone con disabilità visiva che hanno partecipato hanno potuto far vedere come si possa navigare in barca a vela da soli e in perfetta autonomia.

Tutti concordi, organizzatori e pubblico presente, nell'affermare come quella organizzata dal Club Velico Trasimeno sia stata un'esperienza dall'alto valore sportivo e sociale. Il risultato sportivo, almeno per questa volta, in un certo senso passa quindi in secondo piano anche se alti comunque sono stati i livelli tecnici delle regate che si sono svolte presso le acque della Darsena di Passignano antistanti il Club Velico Trasimeno.

Il Match Race nel bacino lacustre ha visto la partecipazione di 7 equipaggi, ciascuno composto da due persone, e formati esclusivamente da non vedenti o ipovedenti provenienti da tutta Italia. Ad aggiudicarsi la vittoria è stata la squadra formata da due atleti non vedenti, Luigi Bertanza (timoniere bresciano) ed Elisabetta Bardella (prodiere padovano), che tra l'altro ricordiamo hanno orgogliosamente rappresentato l'Italia nel marzo scorso in Nuova Zelanda al “World Blind Sailing Championship” (organizzato dall'International Federation for Disabled Sailing) conquistando il titolo di campioni del mondo. In Nuova Zelanda si sono confrontati con gli equipaggi provenienti da Giappone, Usa, Francia, Norvegia, Finlandia, Australia, Gran Bretagna, Nuova Zelanda e Canada, piazzandosi al primo posto nella categoria di handicap visivo B1.

Sulle acque del Trasimeno i due atleti non vedenti hanno preceduto Silvia Parente (timoniere) e Alessandro Malipiero, secondi classificati, Danilo Malerba (timoniere) e Andrea Pesaresi, terzi classificati. A seguire si sono piazzati, nell'ordine, le coppie Paolo Rivalta-Antony Bersani, Luigi Bianchetti-Enrico Sosio, Diana Tromboni-Egidio Carantini, Daniela Poloni-Diego Chiapello.

L'affermazione dei neo campioni del mondo anche nel XIII Campionato Nazionale Homerus di vela è arrivata dopo 21 regate molto combattute sul Lago Trasimeno, che ha offerto anche venti molto impegnativi per gli atleti non vedenti.

Le regate si sono svolte grazie a speciali boe sonore, ovvero con il metodo Homerus che utilizza solo sensori acustici per guidare i velisti permettendogli di regatare in sicurezza. Ecco perché il progetto Homerus è il fiore all'occhiello della vela nazionale e non solo. Ad organizzare l'evento, insieme al Club Velico Trasimeno, è stata infatti l'Associazione Homerus (con base nautica sul Lago di Garda), ideatrice di questo Campionato Nazionale e soprattutto associazione che contribuisce attivamente, attraverso l'insegnamento e la pratica della vela autonoma per non vedenti, alla piena realizzazione delle “pari opportunità”.

La ricca attività del Club Velico Trasimeno – importante realtà nel panorama degli organismi sportivi operanti sul territorio regionale e che svolge la propria azione promuovendo la diffusione dello sport della vela in Umbria – si è dunque arricchita di un particolare evento sportivo che ha rappresentato un risultato positivo per tutti, per lo sport, per il territorio, ma soprattutto per il sociale.

“Grazie al Club Velico – afferma il presidente Aurelio Forcignanò – il Lago Trasimeno è diventato così sempre più un luogo principe non solo di eventi classici della vela, ma anche di iniziative sportive molto attente ai risvolti sociali. Con lo svolgimento del Campionato Nazionale per non vedenti si è potuto mettere in evidenza come questo sport non sia solo riservato a pochi, ma che invece sia per tutti e facile da praticare anche dai diversamente abili”.

Ricordiamo, infine, che il Campionato Nazionale Homerus per non vedenti è una delle tante iniziative del genere messe in campo dal Club Velico Trasimeno. Già in passato il Circolo si è impegnato in progetti speciali rivolti a soggetti con disagio psico-sociale e a ragazzi affetti da sindrome di down. Entro l'anno, inoltre, realizzerà un centro specializzato rivolto ai disabili motori. Sono già in corso di realizzazione – grazie alla Regione Umbria, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e al Comune di Passignano sul Trasimeno – i lavori per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per l'allestimento di imbarcazioni speciali che potranno essere utilizzate dagli atleti portatori di handicap.