La città di Gualdo Tadino, nella giornata di sabato 10 settembre, ha vissuto una doppia importante inaugurazione: prima è stata la volta del nuovo Ponte di Vaccara, poi è toccato al restaurato Monumento ai Caduti di Palazzo Mancinelli. Le due cerimonie, hanno visto la presenza del sindaco Massimiliano Presciutti, della giunta comunale con gli assessori Locchi, Sabbatini, Tantari e Venturi, del parroco Don Michele Zullato, del Capo Gabinetto del Prefetto di Perugia Angela Buzzanca e di tanti gualdesi accorsi in massa nei due luoghi per non perdersi l’appuntamento.
Il Ponte della Vaccara era chiuso dal febbraio 2015, a seguito dei danni provocati dall’alluvione del novembre 2013, che ha causato un danneggiamento dell’impalcato e delle pareti del ponte rendendolo inagibile al traffico. Opportunamente chiuso al pubblico ed alle automobili, l’Amministrazione Comunale ha provveduto ad effettuare i lavori di risanamento, necessari a riaprire al traffico la strada che collega la Flaminia alle frazioni di Vaccara e Palazzo Mancinelli.
Il Monumento ai Caduti di Palazzo Mancinelli, invece, è stato restaurato grazie alla sensibilità di privati cittadini, che hanno deciso di restituire alla frazione di Palazzo Mancinelli un’opera importante per non dimenticare chi anni fa ha donato la sua vita a difesa della patria.
“Quella di sabato scorso – ha sottolineato Presciutti – è stata una giornata significativa per Gualdo Tadino. In poche ore abbiamo inaugurato due opere molto rilevanti per i cittadini, a testimonianza che alle parole dette la nostra Amministrazione preferisce realizzare fatti concreti. Il Ponte della Vaccara è stato riaperto con lavori realizzati a regola d’arte. Questo permetterà agli abitanti delle Frazioni di Vaccara e Palazzo Mancinelli di raggiungere la Flaminia velocemente e porterà benefici per il traffico veicolare del vicino cimitero di San Facondino. Il Monumento ai caduti, invece, che grazie all’opera meritoria unita al grande amore per il suo paese dell’Onorevole Alba Scaramucci e del Dott. Gonario Guaitini, viene riconsegnato in tutta la sua bellezza alle due frazioni, venne originariamente costruito grazie all’opera volontaria di tutte le famiglie del paese, che parteciparono ad una sottoscrizione per onorare il ricordo dei loro figli caduti in guerra. Un gesto dall’alto valore sociale e simbolico che ancora oggi ci consente di tenere vivo il ricordo di chi donò il suo bene più prezioso: la vita per la conquista della libertà”.