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L'ON. BOCCI SCRIVE AL MINISTRO PRESTIGIACOMO SULLA SITUAZIONE DEL PARCO DEI SIBILLINI

Sulla questione dei tagli dei finanziamenti ai parchi il deputato umbro Gianpiero Bocci ha inviato una lettera al Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. “Come parlamentare umbro – afferma Bocci nella missiva – mi sta particolarmente a cuore la situazione del Parco dei Monti Sibillini, una delle aree protette più vaste e articolate dal punto di vista naturale e paesaggistico del territorio nazionale. I dirigenti e i dipendenti dell'Ente Parco sono particolarmente preoccupati per l'annunciato taglio di risorse e ritengo mio dovere di rappresentante istituzionale di quel territorio farmi portavoce presso di Lei delle loro ragioni”. “Non vi è dubbio – prosegue il parlamentare umbro – che esistano alcune situazioni di spreco di risorse e di pastoie burocratiche che inficiano il buon funzionamento di alcuni Enti. Mi permetto però di affermare che, come sempre in questi casi, si corre il rischio di buttare il bambino con l'acqua sporca: modificare radicalmente l'organizzazione attuale dei Parchi rischia di mettere a repentaglio un settore che rappresenta comunque un fiore all'occhiello del nostro Paese, con competenze e professionalità consolidate e apprezzate e con un consistente indotto turistico, oltre alla prioritaria missione di tutela e conservazione del territorio. Appare evidente la necessità di verificare le singole situazioni, che sono inevitabilmente molto diverse tra loro in relazione all'ampiezza, al radicamento nel tessuto socio-economico, alla tipologia ambientale e morfologica del territorio. Sono certo che questo aspetto Le è ben presente e che Le risulta palese l'incongruità di valutare 800 aree soggette a tutela in tutto il Paese, con caratteristiche diversissime, con gli stessi criteri”. “Quanto poi al coinvolgimento dei privati nella gestione delle aree – conclude il deputato del Pd – la delicatezza dell'argomento richiederebbe un'analisi e un approfondimento che coinvolga tutti i soggetti interessati in uno sforzo collettivo e bipartisan di giungere ad una decisione condivisa. In questo modo sono certo che la soluzione degli attuali problemi sarebbe più rapida ed efficace”.