Sta lasciando non pochi strascichi polemici l’annuncio della presidente di Umbria Equo Solidale Elide Ceccarelli che, all’indomani dell’ennesima edizione record di Altrocioccolato, ha dichiarato che la manifestazione potrebbe lasciare Città di Castello. Un’ipotesi quest’ultima, ancora più preoccupante, visto il periodo non facile di alcune tra le principali manifestazioni tifernati, su tutte Mostra del Cavallo e Giornate dell’artigianato storico, che quest’anno non hanno avuto luogo.
Alla base del paventato ma necessario “trasloco”, la Ceccarelli ha rilevato un problema economico, unito a svariate difficoltà burocratiche “che hanno reso impossibile continuare a lavorare così”. A mettere ulteriore “pepe” sulle dichiarazioni dell’organizzatrice, qualche giorno fa, è arrivato anche un tweet del fondatore di Eurochocolate, nonché assessore di Assisi, Eugenio Guarducci, dove questi propone la candidatura della città di San Francesco come nuova sede per ospitare l’evento già nel 2018.
“Se questo tentativo di cambio sede andasse a buon fine non solo sarebbe un danno evidente per Città di Castello ma snaturerebbe anche la proposta alternativa di Altrocioccolato rispetto a quelle consumistiche di Eurochocolate, di cui diventerebbe sterile appendice” ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani, annunciando un’interrogazione al sindaco “sugli eventuali attriti creatisi con gli organizzatori di Altrocioccolato, sulla distanza delle relative posizioni in termini soprattutto finanziari e sulla necessità di esperire tutti i tentativi possibili e legittimi per mantenere detta manifestazione a Città di castello”.
Sulla vicenda hanno detto la loro anche i consiglieri Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci (Castello Cambia): “La miopia di questi amministratori, che mostrano la solita tracotanza di fronte al rischio di perdere l’ennesima occasione di rilancio economico e turistico del nostro Comune, è sconcertante” . “Siamo di fronte all’ennesimo schiaffo in faccia alla città e vorremmo capire le ragioni di questo trattamento – aggiungono Arcaleni e Bucci, dichiarando di aver inoltrato una richiesta di accesso agli atti per verificare se, quanti e quali contributi e/o servizi siano elargiti dal Comune a sostegno delle manifestazioni negli ultimi due anni, “anche per avere chiare le politiche di sostegno di questa amministrazione al commercio e al turismo, e quali criteri usi la stessa per scegliere gli eventi meritevoli o meno di supporto”. “Ci auguriamo vivamente – concludono – che questa Giunta rinsavisca e si attivi per non perdere altri pezzi di città”.