E’ stata celebrata questa mattina a Foligno la “Giornata del ricordo” istituita nel 2004 per tenere viva la memoria delle migliaia di italiani, in gran parte istriani e dalmati, uccisi tra il 1943 e il 1947 dalle truppe dei partigiani comunisti jugoslavi e gettati, alcuni ancora vivi, nelle spaccature carsiche dolomitiche chiamate ‘foibe’.
Non solo politici – L’iniziativa, promossa dal Comune di Foligno, alla presenza del Gonfalone della città, si è svolta in via “Martiri delle Foibe” (prima traversa a sinistra di via Monte Acuto – Zona Agorà) proprio davanti al monumento intitolato alla vittime italiane. Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore Rita Zampolini, l’assessore provinciale Donatella Porzi, i consiglieri comunali Massimo Maggiolini, Consalvo Pichelli e Francesco Maria Mancia, il gen. Massimo Fogari comandante del Centro nazionale di selezione e reclutamento dell’esercito, i rappresentanti della Croce Rossa, insieme alle associazioni combattentistiche e d‘arma con i rispettivi labari.
'Riflettere con i giovani' – Dopo la deposizione di una corona di alloro davanti al monumento che ricorda gli eccidi delle foibe, l’assessore Zampolini ha ricordato ai presenti il dramma vissuto dalle popolazioni italiane delle zone dell’Istria e della Dalmazia, di Trieste e Gorizia, tra il 1943 e il 1947. “Siamo qui per ricordare la tragedia degli italiani, fuggiti da Istria e Dalmazia, molti poi uccisi dalle truppe jugoslave – ha sottolineato l’assessore – e quanto avvenuto ci impone di non dimenticare e riflettere sui quegli eventi anche con le giovani generazioni”.