Città di Castello

Loggiato Gildoni, Castello Cambia “Altro che porte scorrevoli, serve un ascensore”

A seguito della presentazione dell‘interpellanza dei consiglieri Minciotti e Tavernelli (PD) riguardante “il problema dei volatili e la fruibiltà” del Loggiato Gildoni, il gruppo consiliare di Castello Cambia è intervenuto interviene con queste parole:

Invece di preoccuparci di porte scorrevoli e piccioni riteniamo opportuno focalizzare il dibattito su una questione ben più importante: quali garanzie può dare questa l’amministrazione in merito al completamento dei lavori per la realizzazione dell’ascensore che dal Loggiato dovrebbe portare al Quadrilatero?

La Sala degli Specchi e il Quadrilatero, – continua il gruppo di opposizione – oggi hanno assunto, assieme al Loggiato, un ruolo fondamentale nello svolgimento delle manifestazioni e sono uno dei punti di riferimento della vita culturale della città. Vorremmo infatti sapere dal sindaco e dagli assessori competenti quanto dovremo ancora aspettare prima di vedere accessibili questi magnifici luoghi anche dalle persone portatrici di handicap”.

Ci sembrerebbe opportuno che dalle promesse elettorali si passasse ai fatti. Nessuna delle passate amministrazioni si è fatta carico della messa in opera dell’ascensore: è giunto il momento di risolvere questo ingombrante dettaglio

Quanto diciamo – conclude Castello Cambia – si riallaccia anche alla proposta da noi presentata e bocciata dalla maggioranza di investire gli utili delle farmacie comunali in interventi mirati all’accessibilità degli edifici pubblici e privati. Se ciò che impedisce la messa in opera dell’ascensore sono ostacoli di tipo economico, proponiamo che siano Comune e Regione a farsi carico (eventualmente anche accedendo a fondi europei) di questa non più rimandabile opera, facendo si che l’onere per la comunità, di cui potranno usufruire in larga parte gli iscritti e le attività del Circolo Accademia degli Illuminati, si traduca in un aumento delle giornate gratuite a disposizione delle associazioni cittadine. Vogliamo fortemente che questo luogo di tutti, diventi anche un luogo per tutti”.