“Lockdown di almeno due settimane per i non vaccinati”. Questa la proposta delle minoranze in Consiglio regionale, che attraverso il portavoce Fabio Paparelli, annuncia una mozione che impegni la presidente e la Giunta regionale dell’Umbria a chiedere questa misura al Governo nell’ambito della Conferenza Stato Regioni.
Insomma, si chiede che anche in Italia venga assunto un provvedimento sul modello di quanto già fatto in Germania e in Austria.
“Tenendo conto del dilagare della nuova variante Omicron, in particolare
nella nostra regione, e considerato che la comunità scientifica ha validato
l’efficacia della terza dose contro tale variante – sottolineano i
consiglieri di opposizione – è giunto il momento di stabilire regole ancor
più stringenti per i non vaccinati, anche in virtù di quanto sta succedendo
a tale riguardo in altri Paesi europei e in particolare il Germania, che ha
visto, a seguito di tale provvedimento, una sensibile riduzione dei contagi.
Pur apprezzando il fatto che il Governo stia valutando l’ipotesi di ridurre
la quarantena ai vaccinati con terza dose come stabilito in USA e in Israele,
riteniamo che alla stessa misura si debba aggiungere necessariamente anche la richiesta di lockdown per i non vaccinati”.
“Alla luce di ciò che sta succedendo nel Paese – proseguono i consiglieri di opposizione – crediamo sia fondamentale che proprio le Regioni in forte affanno come l’Umbria, che stanno soffrendo più di altre il peso della quinta ondata, specie sul fronte dei tracciamenti, dei tamponi e degli screening, facciano sentire la propria voce chiedendo che si proceda ad approvare un provvedimento d’urgenza destinato ai non vaccinati, l’unico, insieme ad una maggiore diffusione della campagna vaccinale e all’introduzione dell’obbligo stesso, veramente in grado di temperare la situazione pandemica e riportarla progressivamente sotto controllo”.
Il presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta, chiede invece che a livello nazionale si accorcino i tempi della quarantena per i vaccinati con seconda o terza dose “per non bloccare il Paese”.