Riparato uno dei simboli storici della città, dal 1927 ha sempre avuto una storia "tormentata" | Sostituite la centralina e alcune parti elettriche e meccaniche, non funzionava da oltre 6 mesi
E’ tornato a segnare l’ora giusta – dopo oltre 6 mesi – l’orologio di Piazza 40 Martiri, a Gubbio, sistemato da qualche giorno grazie all’intervento della ditta Trebino.
L’impresa ha provveduto a sostituire la centralina digitale – che si trova a Palazzo dei Consoli e che regola la simultanea tra l’orologio e i rintocchi del Campanone – alcune parti elettriche e meccaniche. Un’operazione voluta dall’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili e che ha visto anche impegnati Loris Ghigi e Fabrizio Rosati, che da anni seguono le sorti dell’orologio cittadino.
Una storia intensa e travagliata quella che lega la città di Gubbio all’orologio della Piazza: era il 1926 quando il Podestà decise di installare a Gubbio tre orologi ma, visti i preventivi decisamente esosi anche per le casse dell’epoca, nella primavera 1927 incaricò la ditta Miroglio di procedere all’installazione di un solo orologio.
Questo venne però consegnato in ritardo, era il 14 maggio 1927, e soprattutto arrivò danneggiato. Il disappunto del Podestà fu talmente tanto che alla ditta venne fatta una dilazione di pagamento lunghissima, con una riduzione anche della cifra pattuita inizialmente.
A montarlo là dove anche oggi è da tutti visibile fu alla fine l’orologiaio comunale: la carica durava una settimana, e veniva effettuata con un piccolo pendolo. Montato l’orologio a maggio, però, a settembre era già rotto.
E così – anche dopo l’elettrificazione e l’installazione del sincrono con le campane – in un susseguirsi di riparazioni, rotture e nuove riparazioni, in una storia di funzionamenti parziali e rotture che durano da quasi 100 anni, la storia dell’orologio continua…