Spoleto

Lo chef di Spoleto Jacopo Martellini approda al “Gambero Rosso”

Lo chef di Spoleto Jacopo Martellini approda al “Gambero Rosso”.

Il più giovane cuoco al mondo della pinsa romana certificata (23 anni) – titolare del ristorante “Silver Spuleti” a due passi dal Duomo – entra a far parte del primo Gruppo editoriale multimediale enogastronomico in Italia e sigla un altro primato: è il più giovane chef di sempre a diventare un volto del “Gambero Rosso”.

Dieci puntate sulla web tv del “Gambero Rosso”

“Per me è un sogno che si realizza” dichiara con un sorriso Jacopo Martellini. “Seguo da sempre il ‘Gambero Rosso’, il più celebre Gruppo Editoriale di Food & Wine in Italia, sia per passione sia per tenermi aggiornato sul mio lavoro di cuoco. Devo ancora rendermi conto di quanto mi sta accadendo”. Il titolare del “Silver Spuleti” – aperto quando aveva solo 19 anni – sarà protagonista di 10 puntate sulla Web TV del “Gambero Rosso”, piattaforma online accessibile senza limiti di utilizzo. Le puntate andranno in onda ogni domenica alle ore 12.00 a partire dal 6 marzo 2022.

“Si tratta di una grande opportunità – spiega lo spoletino – perché il web assicura una visibilità incredibile e capillare, che mi darà modo di far conoscere a moltissime persone le mie amate pinse romane. Accanto a me avrò un partner d’eccezione, che mi ha aiutato a realizzare questo sogno e che tengo a ringraziare. Sto parlando dell’Olio Pietro Coricelli, storica azienda spoletina nata nel 1939, oggi tra le più grandi aziende olearie in Europa”.

Jacopo Martellini e la passione per la pinsa romana

Jacopo ha iniziato a preparare le prime pinse fin da bambino con l’aiuto di nonna Adriana e di zia Uliana. Il titolare del “Silver Spuleti” proporrà agli utenti del “Gambero Rosso” il meglio delle sue pinse romane declinate in tante sfiziose ricette. “Amo follemente la pinsa romana da quando, all’età di 5 anni, la assaggiai in un localino di Trastevere, ma con le mie pinse tengo anche a rendere omaggio alla tradizione gastronomica umbra – tiene a precisare Jacopo Martellini – La cucina umbra e i suoi prodotti a km zero, infatti, non mancano mai nei miei piatti. Ho imparato a conoscerla a fondo e a valorizzarla nel mio percorso di studi all’Istituto Alberghiero De Carolis di Spoleto, dove mi sono diplomato a 18 anni, e in seguito attraverso un’intensa gavetta in ristoranti umbri e non solo, che hanno ottenuto riconoscimenti da guide internazionali come la Guida Michelin e il Gambero Rosso”.

Non una pizza, non una focaccia, ma un lievitato unico nel suo genere, la pinsa romana – dal latino pinsere, ovvero schiacciare, stendere – è la rivisitazione di una ricetta che risale al tempo dell’antica Roma. Un prodotto storico che proveniva dalle popolazioni contadine fuori le mura, rivisitata grazie ad ingredienti e tecniche di lavorazione contemporanee. La pinsa si differenzia dalla pizza per il mix di farine (frumento, soia, riso e pasta madre essiccata), per l’incredibile digeribilità dell’impasto, altamente idratato e lungamente lievitato, privo di grassi e zuccheri, e per la caratteristica forma ovale.