Un progetto nato per preservare una memoria antica, quella liutaia eugubina, documentata già dal XVI secolo e confermata con scuola Maestri liutai città di Gubbio, attiva dal 1978 al 2014, oggi trasportata al presente con un corso di formazione sull’artigianato artistico della liuteria classica e moderna e un concorso per giovani liutai.
La cornice è quella “storica” della scuola liuteria che è stata attiva a Gubbio fino al 2014: tra i banchi della vecchia scuola, in una cornice di splendidi affreschi e poderose mura, a partire dal mese di ottobre torneranno a prendere forma tra le mani di giovani apprendisti guidati dai maestri Ildebrando Minelli e Gabriele Ballabio, pregevoli strumenti musicali.
Il corso di formazione si terrà tra ottobre e dicembre 2020, per un totale di 180 ore. Il programma didattico prevede lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche in laboratorio: le lezioni saranno rivolte allo studio dell’evoluzione storica degli strumenti musicali ad arco e a pizzico, classici e moderni, e alla metodologia di costruzione (disegno tecnico, processi di verniciatura, archettistica, tecnologia del legno, chimica e fisica).
Le esercitazioni pratiche riguarderanno invece la costruzione vera e propria degli strumenti musicali a corda. Alla fine del corso verrà organizzato un evento musicale che vedrà come protagonisti gli strumenti prodotti dai partecipanti.
Parallelamente al corso di formazione sulla liuteria, il progetto Spazio Liuteria darà vita anche alla prima edizione del “Concorso giovani liutai Città di Gubbio 2020”: una giuria composta da maestri liutai e musicisti affermati valuterà gli strumenti in gara nelle tre categorie: violino, chitarra classica e chitarra moderna. Ai vincitori andrà un premio in denaro e una targa di riconoscimento.
Il progetto dell’Associazione Culturale Arché, sarà realizzato grazie al contributo del Comune di Gubbio e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Tutte le informazioni sulla scuola e sulle modalità di iscrizione sul sito HYPERLINK “http://www.spazioliuteria.it”