Due donne sul palcoscenico del Teatro Romano. Una intervista l'altra su temi di politica italiana, estera e sull'attualità. L'idea è buona, forse un po' anomala, da Festival dei Due Mondi. Ma il pubblico presente al Teatro Romano (addirittura maggiore di quello che c'era la sera prima, ad ingresso libero) si aspetta altro. Si aspetta di vedere la comicità dissacrante di Luciana Littizzetto in campo, senza che l'attrice si risparmi. E così è.
“Carta bianca a Luciana Littizzetto” è stato veramente uno show completamente libero. Ad accompagnare l'attrice è Concita De Gregorio, giornalista di Repubblica e prossima al passaggio a L'Unità, nel ruolo di direttore responsabile. La giornalista prova a fare qualche domanda, la Littizzetto comincia a rispondere, spesso esprimendo con la sua solita verve concetti molto importanti, poi parla di tutt'altro. Scadendo in alcuni casi in una eccessiva volgarità, tra le risa e l'imbarazzo del pubblico. Certo, chi la conosce lo sa, lei è così. Ma per il Festival dei Due Mondi ci si aspettava un po' di più.
Indubbiamente ha sorpreso la Littizzetto, come quando in teatro è arrivata una coppia con mezzora di ritardo. Lei lo ha notato subito ed ha ironizzato sui 45 euro a testa spesi dalla coppia, poi non ci ha pensato due volte: è scesa dal palco e si è messa a sedere in mezzo al pubblico. Scherzando sul rapporto della stessa coppia ritardataria, Dino e Rosa sposati da più di 35 anni. Poi la sua attenzione si focalizza sul sindaco Massimo Brunini, quindi sul vicepresidente della Fondazione Festival Gilberto Stella, che l'attrice non sa chi sia. Nota però i suoi capelli bianchi, “ma sono lavati col Viakal?” chiede e ci scambia qualche parola. Quindi si siede accanto ad un signore di una certa età. “Noi ci conosciamo” fa lui. E lei sorpresa comincia a pensare ad alta voce: “oddio che gaffe… ma non mi ricordo”. “Ho lavorato anche con Fabio Fazio” prosegue lui. La Littizzetto ancora più imbarazzata. “Sono Lino Procacci e ci tenevo a venirti a vedere” insiste lui. E mentre il pubblico scoppia in un applauso per l'importante regista, l'attrice sancisce che dopo questa la sua carriera è finita lì. Una gaffe che la protagonista della serata non smette di ricordare più volte, tra una chiacchiera e l'altra con Concita De Gregorio.
Un dialogo durato poco più di un'ora e mezzo, cominciato puntualissimo, che ha visto affrontare temi importanti come la sicurezza della pena, la necessità di “levare gli uomini dalle scorte e metterli a controllare le strade”, le violenze sessuali e quelle domestiche, “che sono il 69%”. Quindi il rapporto con i due ragazzi che ha in affidamento, gli autografi fotocopiati e la moda per bambini. Non poteva non parlare del Cardinal Ruini la Littizzetto, “adesso che è in pensione può venire anche da Fazio, sono venuti cani e porci, perfino Max Pezzali”. Racconta i film in programma nel suo futuro, un film su Pinocchio con Alessandro Gassman girato a Civita di Bagnoregio e una parte da girare a settembre a Firenze nel nuovo film di Fabio Volo e Margherita Buy.
Poi, da Berlusconi e Veltroni fino a Sarkozy e Hillary Clinton, si parla di politica. Ma anche di giornalismo e cronaca nera, fino all'annuncio del nuovo futuro incarico di Concita De Gregorio. “Ma non ditelo a nessuno” avverte la Littizzetto alle più di mille persone presenti. Fortuna che a L'Unità già lo sanno!
(Sara Fratepietro)
