Nel corso della nottata appena trascorsa, a Città di Castello, i carabinieri hanno arrestato un 63enne tifernate per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma bianca.
Erano all’incirca le 4 quando, al 112, è arrivata una segnalazione di un violenta lite tra condomini in centro storico. Sul posto i militari hanno individuato un residente 54enne, ferito e sanguinante alla mano sinistra che ha subito riferito del diverbio avvenuto per futili motivi con il dirimpettaio, degenerato con l’accoltellamento subìto.
L’aggressore, all’arrivo delle forze dell’ordine, si trovava all’interno della propria abitazione ed è stato subito invitato ad uscire. Il 63enne è apparso in evidente stato di alterazione, probabilmente causata dall’assunzione di alcol, e pure armato di un coltello della lunghezza di 36 cm.
L’uomo, nonostante gli inviti alla calma rivoltigli dai militari, ha mantenuto un atteggiamento ostile ed immotivatamente aggressivo. All’ennesima minaccia rivolta all’indirizzo dei carabinieri, sempre armato, quest’ultimi si sono visti costretti ad usare il “taser” in dotazione, riuscendo così ad immobilizzarlo.
Dopo aver reso inoffensivo il 63enne, poi disarmato, i militari lo hanno condotto in Caserma dove, al termine degli accertamenti di rito, lo hanno arrestato. Questa mattina (29 maggio) è stato poi portato in tribunale a Perugia, processato con rito direttissimo. Il giudice ha convalidato l’arresto. Il 54enne ferito è stato portato in ospedale nella notte e dimesso in mattinata con una prognosi di 14 giorni.