Spoleto

Lite temeraria, chiede 3,2 milioni a Tuttoggi e Mondadori ma per il Giudice “è improcedibile”

Aveva chiesto 3,2 milioni di euro di danni a Tuttoggi e alla Mondadori Libri ma per il Giudice di Spoleto Martina Marini la causa è improcedibile.

E’ in sintesi quanto dibattuto davanti al Tribunale umbro al quale si era appellato l’ex dominus della Popolare Giovannino Antonini che aveva chiamato in causa l’allora direttore del quotidiano on line Carlo Ceraso e la proprietà di Tuttoggi da una parte (ai quali richiedeva 200mila euro di danni) e il giornalista e scrittore Mario Giordano con la Mondadori Libri SpA dall’altra (3 milioni di euro).

I primi difesi dagli avvocati Francesco Donzelli del foro di Terni e Alessandra Settimi del foro di Spoleto; Giordano e Mondadori dall’avvocato Giovanni Polvani del foro di Milano.

A Ceraso e al quotidiano umbro Antonini contestava i danni subiti a suo dire da tre articoli relativi allo scandalo della ex Popolare sui quali però, come evidenziato dalla difesa, la Procura di Spoleto e il Gip si erano già espressi decretando il proscioglimento dell’autore degli scritti in quanto non si ravvisava alcuna diffamazione.

A Mario Giordano veniva invece contestato il capitolo del libro “Pescecani – quelli che si riempono le tasche alle spalle del Paese che affonda” (maggio 2015 per i tipi Mondadori Libri) nel quale il noto giornalista affronta lo scandalo della locale banca e il relativo crack che portò prima al commissariamento di Bankitalia e poi alla vendita dell’istituto al Banco Desio.

Un viaggio, quello svolto da Giordano, tra gli scandali del Bel Paese e nel quale affrontò un’altra vicenda tutta spoletina, quella del duca Varano di Camerino e i suoi rapporti con la famigerata Nit Holding, la società che maldestramente tentò di acquisire prima Bps, poi addirittura Mps.

Nei giorni scorsi il Giudice Martina Marini ha emesso il dispositivo con cui dichiara improcedibile la causa avviata da Antonini.

Sono soddisfatto dell’esito anche se ero ed eravamo alquanto sereni che sarebbe arrivato un giudizio favorevole sulla vicenda, tanto era paradossale che si chiedessero danni per diffamazione quando era già stata appurata che diffamazione non c’era stata” commenta Ceraso “chiaro l’intento, almeno nei nostri confronti, di una lite temeraria, neanche la prima. In questi ultimi anni ci siamo ritrovati a doverci difendere almeno una decina di volte vedendo sempre vincere le nostre ragioni. Ringrazio sinceramente I nostri legali, in particolare l’avvocato Francesco Donzelli per averci sostenuto con una professionalità e attenzione ammirevole. Siamo oggettivamente provati su più fronti per questo stillicidio di cause e azioni legali sulle quali, alla luce anche di quest’ultima sentenza, stiamo valutando di presentare ora noi una denuncia per stalking giudiziario e relativo risarcimento di danni. Resta la soddisfazione di aver avuto ancora una volta prova che l’operato di questo giornale è risultato sempre corretto e rispettoso delle norme anche deontologiche. Certo, se qualcuno pensava di imbavagliarci, di intimidirci, non c’è riuscito”.