Sabato notte le “Volanti” hanno denunciato due uomini, un italiano, L. G. del 1980 originario del casertano e residente a Perugia, ed un albanese, K. D. del 1977 residente a Perugia per minacce aggravate in concorso.
Tutto è partito da una denuncia sporta negli uffici della Questura nella tarda serata di sabato da parte di un perugino del 1983, il quale lamentava di essere stato minacciato a seguito di una lite per futili motivi originata nei pressi un bar di Corciano tra lui, il proprietario dell’esercizio commerciale in questione ed un suo amico albanese, i quali, con fare aggressivo volevano costringerlo a chiedere scusa.
Subito si sono attivate le ricerche per individuare i due soggetti che avevano minacciato il giovane. L’italiano, L. G., trentatreenne casertano residente a Perugia, venuto a conoscenza di essere ricercato dalla polizia si è presentato spontaneamente in Questura per chiarire la sua posizione; gli agenti lo hanno sottoposto a perquisizione personale e domiciliare estesa all’autovettura alla ricerca di eventuali armi che però hanno dato esito negativo.
L’albanese invece, K. D. del 1977 con diversi precedenti per reati contro il patrimonio ed inerenti le sostanze stupefacenti, è stato rintracciato da una “volante” qualche ora dopo in nottata mentre percorreva il raccordo all’altezza di Ferro di Cavallo. Fermato e condotto in Questura, è stato anch’egli sottoposto a perquisizione sia personale che domiciliare estesa al veicolo in possesso dell’uomo, ma anche in questo caso con esito negativo.
Al termine delle formalità di rito, il L.G. ed il K.D. sono stati entrambi denunciati per minacce aggravate in concorso, mentre l’albanese, il quale aveva esibito agli agenti che lo avevano fermato una patente di guida albanese falsa, è stato anche denunciato per uso di atto falso e falsità materiale commessa da privato in atto pubblico; la vettura è stata sequestrata per le norme sul codice della Strada. Inoltre al K.D., irregolare sul territorio nazionale, è stato anche notificato un decreto di espulsione a titolo di misura di prevenzione: dovrà lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni.