La richiesta di intervento è giunta poco dopo le 22:00 di qualche giorno fa. Una donna ha telefonato alla polizia, chiedono l’aiuto degli agenti: raccontava che il fratello si trovava di fronte all’ingresso dell’abitazione familiare e tentava di entrare colpendo il portone con una grossa pietra.
All’arrivo della volante l’uomo, un assisano del ’77, era davanti al portone – che presentava evidenti segni di danneggiamento – con ancora la pietra in mano. Alla vista degli agenti, ha però posato il corpo contundente e si è seduto sui gradini iniziando a spiegare l’accaduto.
Il quarantenne, evidentemente ubriaco, recuperata la calma, ha riferito agli agenti di avere dei contrasti con la madre che si protraggono da tempo e che l’ennesima discussione lo aveva portato alla collera.
Gli agenti hanno acquisito anche la versione della madre, la quale ha confermato i contrasti con il figlio spesso culminati in accessi d’ira sfociati in aggressioni verbali.
Quella sera, dopo l’ennesimo litigio, il quarantenne aveva reagito colpendo con una grossa pietra il portone d’ingresso. Data la situazione ed il reiterarsi delle minacce in danno dei familiari, gli agenti hanno proceduto all’arresto del quarantenne per il reato di tentata violazione di domicilio e maltrattamenti in famiglia. All’esito della convalida, il Giudice ha disposto nei suoi confronti l’allontanamento dalla casa familiare e l’obbligo di firma.
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