Il violento diverbio familiare per la gestione dell'attività commerciale
La polizia ha sequestrato i fucili detenuti regolarmente in una casa dove è scoppiata una violenta lite tra padre e figlio.
Gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Perugia, a seguito di chiamata al Numero Unico di Emergenza Europeo, sono intervenuti in via Rossini per un’animata lite tra familiari.
A chiamare la polizia era stato il figlio, poco più che ventenne. I poliziotti, dopo aver identificato le parti, le hanno sentite in merito all’accaduto per ricostruire la dinamica dei fatti.
Dal racconto è emerso che padre e figlio – soci di un’attività commerciale – avevano avuto un’animata discussione relativa alla gestione del supermercato che era degenerata in una lite verbale dai toni molto accesi.
Quando poi il giovane aveva chiamato la polizia di Stato, il padre si era allontanato.
Dopo aver ripristinato un clima di tranquillità, gli agenti hanno effettuato degli accertamenti constatando che il giovane deteneva diversi fucili. Per questo motivo, dopo aver reso edotto le parti delle loro facoltà di legge e averle invitate a tenere un comportamento più contenuto, gli agenti si sono portati presso il luogo di detenzione delle armi per il ritiro cautelare dei fucili e della licenza di porto d’arma.
Al termine delle attività di rito, gli agenti hanno inserito l’evento nell’applicativo SCUDO e in seguito hanno ripreso gli ordinari servizi di controllo del territorio.