Sarebbe stata l’esuberanza di un gruppo di giovani e l’uso di bombolette spray ad aver innescato la reazione di due o tre persone che hanno aggredito un giovane romeno finito al pronto soccorso per una ferita al capo.
Si va ridimensionando dunque di ora in ora – come accennano anche i carabinieri della Compagnia di Spoleto, coordinati dal capitano Pasquale Megna – il ‘caso’ che nel tardo pomeriggio ha fatto il giro delle agenzie di stampa rimbalzando su tutti i quotidiani, già alle prese con il delitto di Catanzaro costato la vita ad uno studente universitario ucciso da due ragazzi (un minorenne romeno e un 23enne italiano) durante i festegiamenti per il Carnevale.
I fatti – la dinamica di quanto successo al Centro civico San Nicolò, dove è terminata la sfilata spoletina, è ancora al vaglio degli inquirenti che avrebbero identificato 2-3 autori della lite finita con tre persone che sono ricorse alle cure dei medici. Il giovane straniero, che lavorerebbe come operaio in una impresa alimentare, ha raccontato ad un sito locale che sarebbe stato fatto bersaglio, insieme ai suoi amici, della schiuma lanciata dal carro dei Clown. Diversa, stando a quanto riferito a TO®, la versione fornita dagli organizzatori del carro: secondo i quali sarebbe stato il gruppo di giovani (più di una decina), metà del quale composto da ragazze, ad aver dato l’“assalto” con le bombolette spray. Fino a quando uno schizzo di schiuma ha colpito al volto una bimba di otto mesi che era in braccio al nonno. La tensione è andata alle stelle. Ma a scatenare il parapiglia potrebbe esser stato il gesto dello stesso romeno che, ad un certo punto, avrebbe tentato di salire sul carro, “dalla parte posteriore dove si trovava una bimba di cinque anni e un dodicenne” dicono gli organizzatori. “Noi abbiamo lanciato solo coriandoli e stelle filanti di carta, la scorsa settimana anche delle caramelle, ci sono centinaia di persone che possono testimonairlo” dicono gli organizzatori de “I Clown”. Sarà la giustizia comunque a far chiarezza sull’episodio sul quale risulteranno determinanti le testimonianze di decine e decine di presenti alla sfilata e non è escluso anche i filmati delle varie troupe presenti. Per il momento comunque non vi sono persone iscritte nel registro degli indagati.
Al pronto soccorso – al nosocomio cittadino sono finiti in tre: il giovane straniero, da anni residente in Italia con la propria famiglia, al quale è stata suturata una ferita con una decina di punti, ma anche una anziana signora e il nonno della bimba (noto imprenditore nel settore meccanico). La signora, che risiede in una frazione di Spoleto, sarebbe stata scaraventata a terra dal giovane romeno: le ferite riportate sono state giudicate guaribili in quattro giorni. Due giorni anche al nonno della piccola, anche lui aggredito dal ragazzo. In ospedale, poco dopo il ricovero, è arrivato anche un noto legale della città del festival che difende il ragazzo. Resta da accertare chi ha malmenato il ragazzo, anche se per i militari i responsabili sarebbero già stati individuati. Sta bene la neonata che, stando al racconto di alcuni testimoni vicini alla famiglia, avrebbe riportato solo un leggera irritazione degli occhi.
Il precedente – già otto giorni fa, durante la prima sfilata, ben quattro carri allegorici erano stati presi di mira da un gruppo di ragazzi con il lancio di schiuma e spray di vario genere. E già allora si era evitato il peggio grazie all’intervento di alcuni adulti che avevano frenato i giovani con i quali condividevano i carri. Difficile al momento accertare se si tratti dello stesso gruppo di facinorosi, le cui gesta ieri sono sfociate nella lite di ieri. Ad esser stati presi di mira, due domeniche orsono, era stato il carro de “Gli Epidemia” e quello di “Pinocchio”
L’ordinanza del sindaco – a dispetto di quanto imposto dall’autorità municipale, durante le due sfilate dei carri si è spesso assistito al’uso di bombolette spray. Ancora ieri venditori ambulanti ne vendevano, fra l’indifferenza generale, lungo le vie della sfilata.
Il Comitato – “organizzo questo Carnevale per far divertire la città e richiamare turisti” dice a TO® il presidente del Comitato Angelo Gelmetti “e sono davvero rammaricato per quanto successo. Facciamo di tutto per evitare ce si verifichino cose del genere, anche il sindaco aveva adottato l’ordinanza che vietava l’uso delle bombolette proprio perchè .possono esser struento pericoloso. Certo è che per due domeniche di seguito i nostri Carri sono stati oggetto di ‘attacchi’, non so se si tratti degli stessi autori ma non sarà difficile accertarlo. Di sicuro in più occasioni siamo stati provocati e anche pesantemente. Mi spiace anche che si sia cercato di dare una immagine così brutta della nostra città, descrivendo quanto avvenuto ieri come si trattasse di un caso di razzismo”.
Città indignata – sono pesanti come macigni le parole di Gelmetti. In effetti in serata la notizia, proprio per il clamore dato da alcuni media, ha suscitato molta indignazione sia negli ambienti istituzionali, sia fra i cittadini. Spoleto ha fama di essere città pacifica e tollerante. Non è da escludersi che la vicenda possa finire anche sul tavolo dell’Ordine dei Giornalisti.
(C.C.)