Lunedì 8 luglio alle ore 12.00, nella ex Chiesa di Santa Marta a Roma, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del film-documentario L’Italia dei Longobardi, prodotto dall’Associazione Italia Langobardorum e realizzato in partenariato con Archeoframe, il laboratorio di Valorizzazione e Comunicazione dei Beni Archeologici dell’Università IULM di Milano.
Per la prima volta, nella ex Chiesa di Piazza del Collegio Romano, verrà trasmesso il documentario che ripercorre, sul filo delle parole di testimonial d'eccezione, i dettagli dell’incessante lavoro di reinterpretazione del periodo storico della dominazione longobarda in Italia che ha contribuito in modo decisivo alla nascita del Medioevo occidentale. Il critico Philippe Daverio, l’artista Omar Pedrini, il giornalista Toni Capuozzo, lo scrittore Vincenzo Cerami, il pianista Maurizio Mastrini, l’ingegner Giuseppe D’Avino e il musicista Peppino Principe saranno presenti a Roma nel corso della presentazione del filmato che sarà introdotta dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Massimo Bray e dal Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Antonia Pasqua Recchia.
Alla presentazione, condotta dal Presidente dell’Associazione e Sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti, interverranno Anna Maria Buzzi, Direttore Generale per la Valorizzazione del patrimonio Culturale, Giovanni Puglisi e Luca Peyronel, rispettivamente Rettore e docente dell’Università di Comunicazione e lingue IULM.
La proiezione integrale del film-documentario è prevista per le ore 14:30.
L'Italia dei Longobardi è un documentario ricco, dettagliato, denso di contributi autorevoli, che racconta una storia fin qui mai comunicata per immagini filmate, con lo scopo di diffondere la conoscenza del popolo Longobardo e del suo ruolo fondamentale nella formazione della cultura europea e di promuovere, soprattutto nelle nuove generazioni, la consapevolezza del patrimonio architettonico, archeologico, storico e artistico che caratterizza i territori compresi nella rete dei luoghi longobardi inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Il filmato è stato prodotto con il finanziamento della legge 77/2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale” posti sotto tutela dell’UNESCO, la cui gestione è curata dalla Direzione Generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale.