Indagine tra i perugini: la difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie problema più sentito dopo la viabilità | La proposta del segretario Cristofani e l'appello al sindaco
Inserire nei parametri delle prenotazioni di prestazioni sanitarie, attraverso il Cup regionale, quello della territorialità per gli over 65. Questa la proposta del Pd comunale di Perugia per evitare il “pendolarismo sanitario” di persone che possono avere difficoltà, soprattutto se sole, a spostarsi per molti chilometri per effettuare una visita o esami di laboratorio nelle strutture pubbliche sanitarie su e giù per l’Umbria.
Una proposta – quella illustrata dal segretario del Pd perugino, Sauro Cristofani e dal responsabile organizzazione, Federico Balducci – che nasce dalle esigenze raccolte attraverso un’indagine sociologica che i dem hanno commissionato ad una società specializzata. Un’indagine nella quale è emerso che i perugini, dopo il problema della mobilità e delle condizioni delle strade, indicano come prioritario un intervento per far evitare lunghi spostamenti per accedere a prestazioni sanitarie del servizio pubblico. Un’esigenza tanto più sentita tra la popolazione over 65, che rappresenta un quarto di quella residente a Perugia.
“La nostra – spiega Cristofani – è una proposta di buon senso. Chiediamo al sindaco Romizi di farsi carico di questo disagio e di attivarsi con la Regione per introdurre questo criterio della territorialità, così da venire incontro alle esigenze delle persone anziane. Che in molti casi non possono contare su familiari in grado di accompagnarli fuori città”.
Una proposta che parte da Perugia, città che dispone di numerosi centri sanitari e che quindi può evitare il pendolarismo dei propri cittadini. Ma ovviamente il principio si ritiene debba essere applicato in chiave regionale, così da mettere in condizione le persone che possono avere più difficoltà a spostarsi di accedere alle prestazioni sanitarie nel luogo più vicino alla loro residenza.
“Dall’indagine da noi effettuata – chiarisce Cristofani – i cittadini di Perugia mettono al secondo posto le criticità in sanità. Non per la qualità delle prestazioni, non parliamo di malasanità, ma di difficoltà di accesso ai servizi. Cosa che poi costringe a rivolgersi a strutture private o a lunghi pellegrinaggi della salute”.
Un trend giudicato inaccettabile. Al quale si ritiene di poter porre rimedio inserendo appunto il criterio della territorialità per gli over 65 in fase di prenotazione. “Una proposta – aggiungono Cristofani e Balducci – che facciamo nel momento in cui la Regione, finalmente, sembra intenzionata a mettere mano alle liste d’attesa con una serie di iniziative finalizzate ad aumentare il numero delle prestazioni erogate. Fattore importante – conclude – ma accanto a questo, occorre garantire a chi ha difficoltà a spostarsi, di poter recarsi nella struttura pubblica più vicina alla propria residenza”.