“Con l’Ordine del Giorno recepito dal governo e sul quale ho chiesto di avere il voto dell’Aula della Camera dei deputati che è arrivato, sottolineo, all’unanimità, il Teatro Lirico Sperimentale Belli di Spoleto, finalmente è nelle condizioni di ricevere ciò che gli è dovuto”.
Lo afferma il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, riferendosi al suo Ordine del Giorno alla legge di conversione del decreto ‘Milleproroghe’ con cui impegna il governo a sostenere economicamente l’ente lirico spoletino. Il deputato ‘azzurro’ sottolinea che: “Dal punto di vista economico, il Belli finora è stato trattato alla stregua di una Cenerentola quando invece ha un blasone che impone una dotazione di finanziamento all’altezza delle sue attività”.
Se la cifra messa nero su bianco nel decreto verrà poi confermata, stiamo parlando di una dotazione a sostegno pari a 600mila euro. In verità ci troviamo ancora nella fase delle enunciazioni e agli annunci, magari anche un po stiracchiati causa contesa elettorale regionale in Umbria.
Tuttavia l’On. Giorgio Mulè, è un sincero estimatore della città del Festival e delle sue principali manifestazioni, tanto da scegliere Spoleto come sua residenza definitiva. E la qualcosa fa ben sperare, per un sostegno concreto, come più volte invocato anche da queste colonne a favore dell’Ente Lirico.
Se dunque nel bilancio della prossima edizione si potrà scrivere la consistente cifra sopra indicata, Il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A.Belli” diventerà, salvo soprese dell’ultimo momento, la 3^ manifestazione umbra per consistenza di fondi statali, dietro solo a Umbria Jazz e al Festival dei Due Mondi.
In qualche modo un traguardo ambizioso ma anche decisamente impegnativo e di grande responsabilità, che impone un netto cambio di passo organizzativo e tecnico, necessario quando si maneggiano soldi pubblici in quantità così rilevante. Tanto per essere più chiari, ricordiamo che da poco è cessata- causa pensionamento- la collaborazione con il Lirico di Claudio Lepore, storico Direttore Organizzativo, che tanto ha fatto per l’Ente spoletino. Nella prospettiva del sostegno pubblico rinnovato con i 600mila euro, occorre senza indugio, la nomina del successore di Lepore. Un compito che spetta non solo al direttore e al condirettore artistico, rispettivamente Michelangelo Zurletti ed Enrico Girardi, ma anche al sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, in primis e agli altri membri del Consiglio, Donatella Tesei, Paola Agabiti, Danilo Chiodetti, Luciano Belli, Fabio Di Russo e Giuliano Macchia.
Sarebbe imperdonabile perdersi ora in tatticismi e “felpature” di natura ideologica, partitica o peggio elettorale, anche su una simile nomina. L’aria che tira, poco meno di un venticello rossiniano, non sembra essere benevola. Ma Se non siamo tutti preda della sindrome di “Tafazzi”, forse è il caso di fare la cosa giusta. Una volta almeno.
Per la città di Spoleto si tratta di un notevole passo in avanti, che apre nuove prospettive, anche dal punto di vista della comunicazione di natura turistica e culturale. Senza contare tutte le possibili interazioni con il Festival dei Due Mondi.
In attesa della conferma definitiva dell’iscrizione del finanziamento nel Decreto Milleproroghe, ci si aspetta che ognuno degli attori coinvolti faccia la sua parte, per far trovare pronta ed efficiente la macchina. Al pieno ci pensa lo Stato. Ma per carità, non dimentichiamoci le chiavi di accensione.
Foto repertorio TO