di Ivano Granci (*)
Il comitato dei lavoratori precari del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” (artisti del coro, strumentisti, personale tecnico) ritiene quanto mai opportuno porre all’attenzione della pubblica opinione la situazione che si viene a verificare con l’azzeramento dell’annuale sostegno economico da parte della Provincia di Perugia, come abbiamo letto dalla stampa. L’attività che svolgiamo in modo precario, vista la stagionalità dello Sperimentale, viene di fatto compromessa a causa della decurtazione dei contributi della Provincia di Perugia, che, a quanto è dato sapere, rappresenta il 10% del budget dello Sperimentale. Così come sono preoccupati, giustamente, i dipendenti della Provincia di Perugia altrettanto lo siamo noi, anzi ancor di più, in quanto non siamo dipendenti a tempo indeterminato bensì svolgiamo attività artistica e tecnica a tempo determinato. Il comitato rappresenta circa 100 persone tra i vari settori della produzione artistica, i quali formano il proprio reddito annuale attraverso più contratti. La preoccupazione è forte in quanto, interpellato il Teatro, non abbiamo avuto, ad oggi, alcuna risposta, ma è evidente che a fronte di una decurtazione così incisiva dei contributi, prevediamo sin da ora una significativa diminuzione del nostro lavoro, se non, in alcuni casi, l’azzeramento. Riteniamo che, se la Provincia di Perugia non può o non desidera più supportare il Teatro Lirico Sperimentale, debbano essere altri enti pubblici a farsene carico, in primis la Regione dell’Umbria, alla quale ci appelliamo. D’altra parte, non rappresentiamo un peso improduttivo, non dovendo essere riassorbiti da altri enti pubblici, ma chiediamo solo che sia garantita la possibilità di svolgere il nostro lavoro, che, ripetiamo, è a tempo determinato presso l’unica struttura di riferimento per l’opera lirica nella nostra regione. Chiediamo pertanto, e lo rendiamo noto alla stampa:
a) Che venga formalmente aperto un tavolo tra il comitato e il Teatro Lirico Sperimentale;
b) Che la Regione dell’Umbria intervenga venendo incontro in modo più significativo alle esigenze di bilancio del Teatro Lirico Sperimentale;
c) Che sia sensibilizzato in modo significativo il Comune di Spoleto, a cui ci appelliamo. Spoleto è la città in cui si svolge la maggior parte del lavoro che, negli anni, a causa dei continui tagli, si è assottigliato;
d) Che siano sensibilizzate anche le Amministrazioni comunali di Perugia, Città di Castello, Assisi, Todi e Orvieto, le quali annualmente beneficiano e ospitano gli spettacoli del Teatro Lirico Sperimentale senza alcun contributo diretto.
Ringraziamo per l’attenzione e auspichiamo l’immediato intervento delle Autorità e di un confronto con il Teatro Lirico Sperimentale per sapere cosa accadrà con la defezione della Provincia di Perugia.
CHIEDIAMO SOLO… DI POTER CONTINUARE AD ESSERE PRECARI E A TEMPO DETERMINATO!!!
NON CI SEMBRA DI CHIEDERE UN PRIVILEGIO
SI PARLA TROPPO DI CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA COME VOLANO DELL’ECONOMIA DEL NOSTRO TERRITORIO, MA NELLO STESSO TEMPO ASSISTIAMO SOLO A MOLTEPLICI E CONTINUI TAGLI AL SETTORE
(*) Comitato lavoratori precari del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli”