Continuano gli impegni del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”. Dopo i successi di critica e di pubblico riscossi con la 69ma Stagione Lirica Sperimentale 2015 a Spoleto e nei teatri di Perugia, Assisi, Città di Castello, Todi e Orvieto le attività dello Sperimentale di Spoleto non si fermano. Ultimi due appuntamenti della serie di Concerti Pegasus, organizzati dal Lirico in collaborazione con l’associazione Spoleto Cinema Al Centro.
Le composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e Jaques Offenbach saranno tra le protagoniste degli ultimi due concerti lirico – vocali ad ingresso libero che coinvolgeranno i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale e i pianisti che hanno frequentato il Corso per Maestro Collaboratore Sostituto del Teatro Musicale, promosso dall’Istituzione lirica umbra, in collaborazione con Regione Umbria nell’ambito del Programma Attuativo Regionale Fondo di Sviluppo e Coesione Regione Umbria (PAR FSC 2007 – 2013).
Giovedì 8 e Venerdì 9 ottobre ultimi imperdibili appuntamenti alle 18:30 presso la Sala Pegasus in piazza G. Bovio con un ricco programma brani al pianoforte di F. Chopin, S. Rachmaninov, R. Schumann e arie tratte dalle più belle opere di V. Bellini, G. Donizetti, A. Dvořák, J. Offenbach, G. Puccini e G. Verdi interpretate dai Cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto: i soprani Chiara Mogini e Claudia Sasso, il contralto Candida Guida, il baritono Tommaso Barea e il tenore Amedeo Di Furia.
I pianisti protagonisti dei Concerti Pegasus 2015 sono Filippo Bresolin, Enrico Cicconofri, Davide Finotti, Narek Gevorgyan, Byeon Heejin, Fabio Maggio, Michele Natale, Alceste Neri, Luca Spinosa e Corrado Valvo.
Dedica speciale per l’ultimo concerto in cartellone il 9 ottobre ad Alvinio Misciano, tenore umbro di fama internazionale e stimato dallo stesso Adriano Belli, fondatore del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, che lo ha definito il “Turiddu ideale”.
Nato a Narni nel 1915, Alvinio Misciano studia a Roma all’Accademia nazionale di Santa Cecilia e alla Scuola dell’Opera. Nel 1945 debutta nella “Fanciulla del West” di Giacomo Puccini al Teatro dell’Opera di Roma. Nel 1956 interpretò Mephisto alla Scala ne “L’angelo di fuoco” di Prokofiev e nel 1957 il Padre Confessore nei “Dialoghi delle Carmelitane” di Francis Poulenc.
Dopo aver cantato a Chicago, Londra, Atene, Firenze, Genova e a Spoleto, fu scritturato presso il Théâtre des Champs-Élysées a Parigi per interpretare “l’Opera di Aran”, composta da Gilbert Bécaud sulla base della sceneggiatura del film “L’uomo di Aran” di Robert J. Flaherty. Interprete preferito da Strehler per le sue regie liriche, fu attivo in un ampio repertorio di opere, soprattutto del periodo settecentesco.
Negli anni sessanta conobbe un giovane e ancora sconosciuto Luciano Pavarotti, che lo ha sempre considerato il suo maestro. Oltre a esibirsi nei più prestigiosi teatri del mondo, partecipò a molte riduzioni televisive di opere liriche fino al 1977, quando improvvisamente decise di ritirarsi dopo la perdita della madre, che in trent’anni di carriera lo aveva sempre seguito.
Ad introdurre questa leggendaria figura della lirica al pubblico della Sala Pegasus sarà Marco Piantoni biografo storico del tenore che presenterà al pubblico materiale inedito a cent’anni dalla sua nascita.
