Dopo il successo dei Concerti tenutesi nei giorni scorsi a Montone, in collaborazione con Umbria Film Festival, e ad Umbertide-Montecorona, domani sera martedì 24 luglio ulteriore appuntamento con la musica lirica.
Lo scenario questa volta sarà Fossato di Vico e in modo particolare la Chiesa di San Sebastiano, dove alle ore 21,15 si esibiranno gli artisti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”, nell’ambito della rassegna organizzata e promossa dalla Provincia di Perugia-Assessorato alla Cultura: SituAzioni-Notturni nelle isole archeologiche e sui confini della storia.
Prima dell’esibizione dei cantanti alle ore 19,30 avrà luogo, sempre a Fossato di Vico, l’inaugurazione del Museo Antiquarium.
Il Concerto Lirico Vocale, organizzato in collaborazione anche con il Comune di Fossato di Vico, avrà per protagonisti ben sette cantanti del Teatro Lirico Sperimentale: i soprani Anna Maria Carbonera (vincitrice del Concorso di Canto 2011) e Naoko Miyazawa (a Spoleto in virtù dell’accordo di collaborazione con Sound Bank K.K. di Tokyo), il mezzosoprano Katarzyna Otczyk (vincitrice del Concorso di Canto 2011), i tenori Giuseppe Distefano (vincitore del Concorso di Canto 2012), Hideki Matayoshi (a Spoleto in virtù dell’accordo di collaborazione con Sound Bank K.K. di Tokyo) e Marco Rencinai (vincitore del Concorso di Canto 2012) e il baritono Daniele Antonangeli (vincitore del Concorso di Canto 2011), tutti accompagnati al pianoforte dai maestri Andrea Mele e Francesco Massimi.
In programma celebri arie del repertorio operistico: Cruda sorte e Ai capricci della sorte da “L’Italiana in Algeri” di Rossini, E lucevan le stelle da “Tosca” di Puccini, Tacea la notte placida da “Il Trovatore” di Verdi, Amor ti vieta da “Fedora” di Giordano, Adieu, notre petite table da “Manon” di Massenet, Una furtiva lagrima da “L’elisir d’amore” di Donizetti, E’ strano, è strano da “La traviata” di Verdi, E’ la solita storia del pastore da “L’Arlesiana” di Cilea, Donde lieta e Oh Mimì più tu non torni da “La Bohème” di Puccini, Carlo ch’è sol il nostro amore da “Don Carlo” di Verdi, Parmi veder le lagrime da “Rigoletto” di Verdi e Tace il labbro da “La vedova allegra” di Léhar.