Dopo il successo di Veronica Simeoni e Marina Comparato che si sono alternate nel ruolo della protagonista in Carmen di Bizet (due voci ormai note ) “spoletine” ex vincitrici del Concorso Belli ) nella molto discussa edizione di Firenze dove il regista Leo Muscato ha cambiato il finale (senza ovviamente cambiare la musica di Bizet – Carmen uccide il suo aguzzino Don Josè), questa sera debutta al San Carlo di Napoli Eleonora Buratto Vincitrice del Concorso lirico di Spoleto nel 2007 nel ruolo di Mimì nell’opera La Bohème di Giacomo Puccini.
Eleonora Buratto esordì nel 2007 a Spoleto nell’altro ruolo femminile, Musetta, al Teatro Lirico Sperimentale e intervistata oggi da La Repubblica dichiara con un velo di commozione che si intuisce “Quello di Musetta è il ruolo che porto nel cuore (…). Oggi osservo chi le presta voce e corpo, così mi rivedo all’inizio della mia carriera”.
A questo serve il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”, offrire un’opportunità, un inizio guidato, un primo debutto per poi iniziare la carriera artistica. Un complessa macchina, quello dello Sperimentale, da sostenere in modo ben più incisivo a livello territoriale. Lo Sperimentale è un’organizzazione ormai quasi unica in Italia in quanto è esclusivamente dedita a formare i giovani artisti e che dallo scorso anno si è aperta anche ai bambini impegnandoli nel canto corale a Spoleto e in Valnerina, alla musica del nostro tempo con commissioni annuali di nuove opere, alla collaborazione attiva con le scuole, alle collaborazioni internazionali (Svezia, Giappone, Cina ecc.).
Eleonora Buratto, così come Veronica Simeoni, Marina Comparato e molti altri, applauditi sui palcoscenici internazionali, ricordano sempre gli inizi a Spoleto e il territorio, la nostra Regione e Spoleto stessa ne devono essere orgogliosi.
Eleonora Buratto, nata a Mantova, ha esordito infatti giovanissima nel ruolo di Musetta nell’opera La Bohème nel 2007, vincendo il Concorso “Adriano Belli” del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, dopo essersi diplomata presso il Conservatorio “Lucio Campiani” e poi da Spoleto ha iniziato subito una folgorante carriera. Diretta da Riccardo Muti, ha debuttato nel 2009 il ruolo di Creusa nel Demofoonte di Jommelli al Festival di Salisburgo, Opèra Garnier e Ravenna Festival. Nel 2011, ancora sotto la direzione di Riccardo Muti, è stata Susanna nell’opera I Due Figaro di Mercadte al Teatro Real di Madrid, a Salisburgo, al Ravenna Festival e al Colòn di Buenos Aires. Nel 2012 è stata Amelia nel Simon Boccanegra al Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2013, Norina nel Don Pasquale al Teatro Real di Madrid e all’Opera di Roma e ha cantato a Chicago nella Messa in si minore di J.S. Bach con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti. Nel 2014 è stata ancora Amelia nella tournée del Teatro dell’Opera di Roma al Teatro Bunka Kaikan di Tokyo, ancora sotto la direzione di Muti. Agli inizi del 2015 è stata Corinna all’Opera Nazionale Olandese nell’opera Il Viaggio a Reims, regia di Damiano Michieletto e direzione di Stefano Montanari. Nel marzo 2015 ha debuttato il ruolo di Liù al Teatro di San Carlo di Napoli, regia di Roberto De Simone e direzione di Juraj Valčuha. Nel maggio 2015 ha debuttato il ruolo di Contessa d’Almaviva all’Opera di Roma, nello storico allestimento di Giorgio Strehler. Lo scorso 28 giugno 2015 ha debuttato al Maggio Musicale Fiorentino nella Sinfonia n. 2 di Mahler sotto la direzione di Daniele Gatti. Nel luglio 2015 è stata Alice nel Falstaff diretto da Riccardo Muti al Ravenna Festival e a Oviedo. Nel settembre 2015 ha debuttato alla Scala nel ruolo di Adina nell’opera L’Elisir d’amore diretto da Fabio Luisi e nella versione televisiva della stessa opera che è stata trasmessa con grande successo da RAI 5, RSI e ARTE dall’aeroporto di Malpensa. Nel dicembre 2015 è stata Micaela nella Carmen diretta da Zubin Mehta che ha inaugurato la stagione del Teatro San Carlo. Nel gennaio 2016 è di nuovo la Contessa di Almaviva al Teatro Petruzzelli di Bari, regia di Chiara Muti e direzione di Mattew Aucoin.
Nelle passate stagioni è stata anche Nannetta nel Falstaff diretto da Zubin Mehta al Festival di Salisburgo e Adina ne L’Elisir d’amore al Teatro Real di Madrid. Ha cantato inoltre il ruolo di Musetta nell’opera La Bohème al Teatro San Carlo di Napoli, al Festival di Montpellier, quindi, diretta da Gianandrea Noseda, al Teatro Regio di Torino ed in tournée a Shangai; Despina nel Così fan tutte al Palau de les Arts di Valencia; Glauce nella Medea al Teatro Ponchielli di Cremona ed in tour a Brescia, Pavia e Como; Susanna ne Le nozze di Figaro all’Opera di Mahon e al Teatro Real di Madrid; Cleopatra nel Giulio Cesare in Egitto di Haendel a Modena, con l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone; Echo in Ariadne auf Naxos diretta da Daniel Harding al Festival di Salisburgo.
Nel marzo 2016 ha debuttato al Metropolitan di New York come Norina nel Don Pasquale (direttore Maurizio Benini, con Ambrogio Maestri e Javier Camarena). Nell’aprile 2016 è stata ancora Alice nel Falstaff diretto da Riccardo Muti all’Opera di Chicago. Nel giugno 2016 ha debuttato il ruolo di Mimì al Gran Teatre del Liceu di Barcellona. Nel settembre 2016 è stata ancora la Contessa di Almaviva all’Opera di Amsterdam. L’ultimo impegno operistico del 2016 è ancora nel ruolo della Contessa di Almaviva nella tournée di novembre della Wiener Staatsoper Orchester diretta da Riccardo Muti a Yokohama (Giappone).
Sempre nel 2016, Eleonora Buratto ha debuttato con straordinario successo in duo con il celebre pianista Nazzareno Carusi: il 10 ottobre alla Wigmore Hall di Londra e il 12 ottobre al Teatro Bibiena, nell’ambito delle celebrazioni di Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016. In entrambi i concerti sono state eseguite Arie d’opera e Romanze di Tosti e Alfano. Nel 2017 sarà Micaela alla Lyric Opera of Chicago e al Teatro Real di Madrid e Mimì all’Opernhaus Zürich e alla Dutch National Opera. Inoltre, debutterà il ruolo di Donna Anna al Festival di Aix-en-Provence e canterà per la prima volta i Vier letzte Lieder di Richard Strauss e nella Sinfonia n. 4 di Mahler sotto la direzione di Michele Mariotti, nel corso della stagione sinfonica del Teatro San Carlo di Napoli.