L'opera di Fiorenzo Carpi su libretto di Giorgio Strehler è tratta dal celebre racconto "La metamorfosi" di Franz Kafka
Andata in scena in prima assoluta al Teatro Caio Melisso di Spoleto il 2 settembre 2022, La porta divisoria è un’opera di Fiorenzo Carpi su libretto di Giorgio Strehler tratto dal celebre racconto La metamorfosi di Franz Kafka.
Lirico Sperimentale, “La Porta divisoria” cortocircuito del Teatro Musicale | E il pubblico si fa “mostro”
Si tratta di un atto unico suddiviso in cinque quadri, rimasto incompiuto. Il Teatro Lirico Sperimentale ha affidato ad Alessandro Solbiati la composizione del quinto quadro, la riduzione per ensemble è stata invece commissionata a Matteo Giuliani.
Rai 5 la riproporrà in seconda serata questo sabato 8 giugno, alle ore 23.30, con le riprese effettuate durante la prima della Stagione spoletina del 2022.
Rimasta per anni nell’Archivio Storico del Piccolo Teatro di Milano, La porta divisoria era stata commissionata a Carpi attorno alla metà degli anni cinquanta dall’allora direttore artistico Victor de Sabata, ed era comparsa nei cartelloni della Piccola Scala delle stagioni del 1956/57 e 1957/58, senza andare però mai in scena. Per motivi non noti, l’opera rimase incompiuta. La musica di Carpi è una sperimentazione in cui convergono musica atonale, dodecafonia, musica concreta, armonia di gravitazione «tassello molto significativo e suggestivo del complesso mosaico della musica d’arte italiana degli anni cinquanta», commenta il condirettore artistico Enrico Girardi. Il testo di Strehler ripercorre la trama del racconto kafkiano, incentrandosi, attraverso la vicenda di Gregorio, sui temi dell’incomunicabilità e dell’emarginazione del diverso.
A dirigere l’Ensemble del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto, Marco Angius. La regia è di Giorgio Bongiovanni, con le scene di Andrea Stanisci, i costumi di Clelia de Angelis e le luci di Eva Bruno. Aiuto regia Biancamaria D’Amato.
Sul palcoscenico i cantanti Davide Romeo nella parte di Gregorio; Elena Finelli, Oronzo D’Urso e Davide Romeo nella parte per tre interpreti della Voce di Gregorio; Giacomo Pieracci nella parte del Padre di Gregorio; Simone Van Seumeren nelle vesti della Madre; Antonia Salzano in quelli della Sorella; Davide Peroni interpretaIl gerente; Elena Salvatori e Federica Tuccillo impersonano rispettivamente la Prima domestica e la Seconda domestica; Oronzo D’Urso, Davide Peroni e Giordano Farina il Primo, il Secondo e il Terzo pensionante. A preparare i cantanti nei mesi precedenti la messa in scena, il maestro preparatore e collaboratore Antonio Vicentini.
La porta divisoria dello Sperimentale sarà poi ripresa dal Teatro Verdi di Trieste, in dittico con Il Castello del Duca Barbablù di Béla Bartòk il 14-15-16 e 21-22-23 giugno p.v.
Una porta mi divide dal mondo.
Ascolto i passi, ascolto le parole, ascolto vivere chi non mi può capire.
(Voce di Gregorio, Quadro quarto)