“Desidero informarvi che oggi è l’ultimo giorno di lavoro come direttore generale del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto A. Belli.“. Con questa nota stringata, Claudio Lepore, una delle colonne portanti degli ultimi trent’anni dell’Ente lirico spoletino, comunica l’arrivo del pensionamento dagli incarichi operativi.
Lepore, vero e proprio Factotum mozartiano, e che nell’organigramma ufficiale del Lirico figura come Responsabile della Divisione Operativa, è stato a tutti gli effetti l’anima portante dello Sperimentale, che in tempi passati come tutti gli enti lirici italiani ha anche avuto momenti non proprio facili dal punto di vista economico e gestionale.
E’ noto che i tagli progressivi ai finanziamenti, un disinteresse generale per il settore e un endemico “braccino corto” da parte dello Stato hanno reso molto complicata la vita di queste istituzioni. Non tutte all’altezza per la verità, ma nel caso di Spoleto, sicuramente una delle migliori, se non “la migliore in assoluto” tra quelle attualmente in esercizio. Tuttoggi, che negli ultimi 10 anni ha avuto modo di osservare con attenzione l’attività del Lirico, nel tempo ha potuto anche testimoniare le molte attestazioni di gradimento ed unicità nel ruolo, non soltanto degli addetti ai lavori, ma soprattutto del pubblico.
Tutto questo è stato merito anche, tra gli altri, del rigore e della competenza di Claudio Lepore, che ha sempre considerato il Lirico Sperimentale, come un figlio. Si deve alla sua “tigna”, tra le altre cose positive realizzate, se oggi l’Ente vanta il fantastico Centro Studi “Belli-Argiris”, centro di documentazione e archivio storico dello Sperimentale, attivo sin dal 1999.
Nel 2010, sempre grazie ad una solida rete di rapporti istituzionali e professionali, il Lirico ottenne la presidenza dell’Associazione Nazionale Teatri Attività Liriche. Incarico poi svolto da Lepore con successo per i successivi 3 anni.
Nel 2014, Claudio Lepore è nominato Presidente del Consiglio Regionale dell’AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) Umbria, che potremmo definire la Confindustria dello spettacolo, regionale.
E sarebbero molte altre le iniziative, le collaborazioni ed i progetti da raccontare messi in atto negli ultimi 20 anni su impulso e sotto la supervisione del Direttore Generale. Solo per importanza ricordiamo tutto l’enorme lavoro progettato e coordinato con le scuole per la diffusione della Lirica anche ai più piccoli e giovani.
Lepore lascia dunque una eredità operativa di tutto rispetto che è necessario proseguire e rafforzare, proprio nel momento in cui la formula artistica e gestionale hanno trovato una loro solidità, anche con il recente incarico al Condirettore Artistico, il Prof. Enrico Girardi, musicologo e critico prestigioso del Corriere della Sera.
Nella stessa nota inviata alle redazioni si legge, “Mi sono comunque messo a disposizione della Regione Umbria, del Comune di Spoleto e degli altri membri del Consiglio Direttivo al fine di svolgere il ruolo di Presidente e legale rappresentante ma anche con funzione di carattere operativo – ovviamente a titolo gratuito come prevede la legge e lo statuto.“
Definiamola pure una sorta di autocandidatura che, seppure inusuale, non deve sorprendere il lettore soprattutto se si conosce la passione viscerale di Lepore per il Lirico. E il timore per eventuali “vuoti” operativi, aggiungiamo noi.
A sostegno di questa novità anche il recente intervento di Ilona Pressburger, figlia del compianto Giorgio Pressburger ex assessore alla Cultura di Spoleto, già presidente onorario del Lirico.
La Pressburger firma infatti un appello al sindaco di Spoleto per la nomina di Lepore a Presidente: “Personalmente posso testimoniarle la dedizione e impegno nonché passione nello svolgere nel tempo il suo incarico presso il Vs teatro al punto di avere curato in modo meticoloso i vari archivi culturali ( compreso quello di mio padre)“.
Più che figure poco note al territorio, come la figlia di Giorgio Pressburger, alla candidatura di Lepore forse gioverebbero di più gli attestati di cantanti, compositori, direttori di orchestra, che abbiamo nel tempo, come testata giornalistica, avuto modo di ascoltare nel loro entusiasmo rivolto all’Ente Lirico spoletino.
Ora però la palla passa in mano al Sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, ahinoi, non proprio un appassionato di lirica (non ricordiamo di averlo visto con frequenza agli spettacoli del Lirico). Ma tant’è, ubi maior…