Cultura & Spettacolo

Lirico Sperimentale, ieri premiazione di “Chi è di scena? Le scuole all’opera 2016”

«Senza musica la vita sarebbe un errore», scriveva Nietzsche. E sono ormai moltissimi anni che si dibatte sul tema di come avvicinare i più giovani alla musica, alla lirica e ad ogni altra forma d’arte.

Il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto mette in pratica già da tempo il principio secondo il quale l’unico modo per creare il pubblico di domani è coinvolgere bambini e ragazzi in età scolare in attività che li vedano protagonisti in prima persona.

Stamattina (21 settembre), come ormai da anni, al Teatro Nuovo ha avuto luogo la fase finale del concorso “Chi è di scena? Le scuole all’opera 2016”, che ha visto la partecipazione degli Istituti scolastici umbri e dei loro giovani allievi impegnati durante l’anno nella realizzazione di disegni e lavori ispirati all’opera in scena.

A introdurre la premiazione dei primi tre classificati, la vicepresidente dello Sperimentale Battistina Vargiu, mentre i premi sono stati consegnati daLuciano Belli della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, da Gianni Quaranta assessore alla cultura di Spoleto e da Dario Pompili in rappresentanza della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini di Spoleto.

E poi tutti a teatro. Nei tre giorni di rappresentazioni per le scuole de Il ballo in maschera di Verdi al Teatro Nuovo è prevista la presenza di 2.400 bambini e ragazzi delle scuole di Spoleto e di altri centri dell’Umbria, per il progetto Opera play che in 15 anni ha portato all’opera oltre 40mila ragazzi. Grazie all’impegno congiunto del Lirico, dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, i giovanissimi spettatori hanno potuto incontrare l’opera nella sua sede naturale.

È da sottolineare che ai giovani non si offre uno spettacolo “per bambini”, ma l’opera in cartellone per la Stagione Lirica Sperimentale.

Giovani in sala e giovani in scena. Le rappresentazioni per le scuole sono una sorta di debutto prima della prima per gli allievi dei Corsi di Alta Formazione Professionale, che hanno studiato per tre mesi con ottimi insegnanti, si sono perfezionati dopo il diploma di conservatorio e che hanno così l’occasione di mettersi alla prova con un pubblico molto esigente, fatto di bambini e ragazzi.

D’altra parte, il Teatro Lirico ha nel suo nome la sua missione. “Sperimentale” perché accoglie giovani cantanti lirici all’inizio della propria carriera, selezionati attraverso un concorso europeo di canto e in apposite audizioni e corsi di formazione. Dopo il concorso, i cantanti seguono un corso di perfezionamento a Spoleto, al termine del quale debuttano nella Stagione Lirica di Spoleto e dell’Umbria. Un debutto importante in spettacoli ai quali assistono critici, giornalisti, direttori artistici e agenti.

Non dimentichiamo che da questo palcoscenico hanno debuttato, giovanissimi, cantanti come Renato Bruson, Leo Nucci, Anita Cerquetti, Ruggero Raimondi, Antonietta Stella, Mariella Devia e tanti altri. E registi quali Leo De Bernardinis, Paolo Rossi, Mario Perrotta, il duo ricci/forte hanno incontrato per la prima volta l’opera lirica.