Siamo al secondo giorno di selezione dei cantanti lirici del Concorso Comunità Europea del Lirico Sperimentale e, fasciata da un foulard con i colori della sua terra, sale sul palco del Teatro Caio Melisso di Spoleto una giovane candidata visibilmente emozionata e un po’ frastornata.
Viene dall’Ucraina e si chiama Kseniia Overko; è un soprano di soli 24 anni, con due grandi occhi dello stesso azzurro della sua bandiera; si trova in Italia da poco tempo, studia al Conservatorio di Cremona, la città di Paganini, e vuole diventare una cantante lirica famosa. Anche se, ci racconta, in questi giorni, il suo pensiero va costantemente ai suoi familiari in Ucraina e “non dormo da sei giorni”, ci svela affranta.
Con una voce rotta dall’emozione, chiede alla Giuria del Concorso di Spoleto di poter intonare l’inno della sua nazione. “come messaggio di pace, per far capire alla mia gente che sono loro vicina”.
Poi, con note inaspettatamente potenti quasi avulse dalla fragilità tutta del suo esile portamento, canta l’inno dell’Ucraina, e canta per se stessa, canta per la sua famiglia, canta per la sua gente tutta.
Al termine, si leva il plauso partecipe e commosso di tutti gli astanti.
Ha continuato poi la sua prova, ed è stata regolarmente esaminata dalla Giuria del Concorso, quest’anno presieduta dal celebre baritono Renato Bruson, insieme al soprano Luciana Serra, al tenore Giuseppe Filianoti, e ai musicologi e giornalisti Giancarlo Landini, Michelangelo Zurletti ed Enrico Girardi, questi ultimi rispettivamente Direttore e Condirettore artistico dello Sperimentale.
Al Caio Melisso stamane lo Sperimentale e la Giuria hanno ricevuto il saluto dell’assessore alla Cultura del Comune di Spoleto, Danilo Chiodetti, dimostratosi particolarmente attento e sensibile, oltre che all’importanza storica e artistica che riveste ormai da ben 76 anni l’Istituzione, anche alle tematiche di guerra che la presenza della giovane Kseniia ha reso giocoforza tristemente protagoniste.
“Spero finisca tutto al più presto” – continua la Overko intervistata dopo la prova -, “in Ucraina manca tutto, il cibo, le medicine, persino il latte in polvere per i neonati…non abbandonateci”.
Figlia unica di una famiglia di Vodiane, nella regione di Zaporizhzhia, racconta con le lacrime che “i miei genitori si trovano ora in un rifugio antiaereo, posso comunicare con loro solo in orari stabiliti, le comunicazioni sono difficili…ora, per esempio, vorrei tanto chiamare mia madre e raccontarle del mio concorso, ma non mi è possibile..”
E i pensieri viaggiano costantemente tra la paura del presente e la voglia di un domani migliore; alla domanda su come si vedesse in futuro, Kseniia risponde senza dubbio alcuno e con un’inaspettata luce sul volto pallido “mi vedo in palcoscenico, a cantare sempre per la mia famiglia e per la mia patria. La musica è la mia anima, è parte di me, e oggi è anche l’anima della mia Ucraina, io sono qui a cantare per gli ucraini, per i miei genitori, per i miei amici, per tutti coloro che si trovano sotto le bombe in questo momento”.
.Kseniia rimarrà a Spoleto fino alla fine del Concorso, “mi trovo molto bene, siete tutti gentili e ospitali qui in città” ci dice sorridendo, con un sorriso impastato di dignitose lacrime.
Poi saluta sommessa e si allontana con quella sua aria fragile e leggera.
Il Concorso del Teatro Lirico sperimentale si concluderà infatti sabato 5 marzo e solo i migliori tra i candidati vinceranno, trascorreranno tutta la Stagione Lirica a Spoleto, popolando anche le strade, i locali, i bar e gli hotel della nostra città, e verranno preparati in tutte le discipline legate alla loro attività futura; infine debutteranno nei teatri della nostra città e dell’Umbria.
In questa edizione segnata dalla guerra, i candidati provengono davvero tutto il mondo, da paesi con culture e tradizioni diverse, ovvero dalla Germania e dall’Olanda, dall’Irlanda e dalla Serbia, dall’ Albania, dal Portogallo e dalla Spagna, da Romania, Repubblica Ceca e Polonia, da Moldavia e Ungheria, ma anche da Cipro e Israele, da Cina e Giappone, da Canada e Stati Uniti, dall’ Australia, dall’Argentina e dal Brasile, e, come si è visto, cantanti provenienti anche da Ucraina e Russia.