E’ iniziato da circa due settimane il primo Corso di formazione professionale per addetti alla sartoria teatrale. Il Corso è organizzato e gestito da ECIPA-Umbria, organismo di formazione della CNA dell'Umbria in collaborazione con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A.Belli”. Il progetto formativo, promosso dalla Provincia di Perugia e voluto anche dal Comune di Spoleto, è parte integrante del piano di formazione di artigianato artistico e tradizionale rivolto ad adulti di età superiore ai 25 anni. Il progetto è sostenuto anche dal Fondo Sociale Europeo, dalla Regione Umbria e dalla Provincia di Perugia.

L'attività formativa realizzata a Spoleto da ECIPA in collaborazione con l'ente lirico umbro si articola in tre percorsi per un totale di 180 ore e riguarda la realizzazione di abiti e costumi di scena, manutenzione e adattamento di abiti e costumi di scena, e l'organizzazione della produzione e gestione dei costumi di scena. “Con questo progetto il Teatro Lirico Sperimentale continua a mettersi in gioco mettendo a disposizione la sua professionalità anche nell’artigianato artistico, con proposte sempre nuove e uniche per la città di Spoleto” ha dichiarato l’Assessore alla Scuola del Comune di Spoleto Battistina Vargiu.
Nelle passate settimane hanno preso parte alle selezioni 47 candidati, tra questi ne sono stati ammessi 17: Agnese Biscotti di Peschici (Perugia), Michela Ceccarini di Città di Castello, Loredana Cerioni di Gualdo Tadino, Grazia Corrente di Taranto, Federica Crispini di Spoleto, Luciana Loretani di Montefalco, Romina Magrini di Marsciano, Alessia e Rita Marcelli di Spoleto, Denice Marroquin Fuentes di Città del Messico , Mara Matteucci di Spoleto, Debora Meriggioli di Roma, Rosa Paolicelli di Altamura, Debora Paris di Crema, Barbara Pilon di Roma, Barbara Tosti di Foligno, Antonella Villa di Gualdo Tadino. “Il laboratorio di sartoria teatrale – così si esprime il Direttore di ECIPA Umbria Umberto Alderisio – è la primissima esperienza dell’ECIPA con una Istituzione lirica. Il progetto promosso dalla Provincia di Perugia è per noi di assoluta importanza poiché mette per la prima volta in correlazione il mondo dell’artigianato manuale con quello del teatro; è infatti destinato alla formazione di professionalità dello spettacolo da inserire nel mondo del lavoro in tutto il territorio umbro e non solo. E’ uno dei pochissimi progetti ad aver ricevuto così tante richieste d’ammissione”.
Il Teatro Lirico Sperimentale ha collaborato all'attuazione del corso fornendo le specifiche competenze per la progettazione (grazie a Francesco Morabito e allo staff organizzativo del Lirico), per l’individuazione dei docenti e per la logistica. Sono stati coinvolti dal Lirico Sperimentale operatori professionisti del settore quali Giuseppina Angotzi responsabile di una delle più importanti sartorie della Capitale, “Il Costume”, che collabora con numerose produzioni Rai (recentemente Luciana Littizzetto ha indossato al Festival di Sanremo alcuni abiti – costumi di scena – realizzati dalla Sartoria “Il Costume”), Mediaset, Teatro dell'Opera di Roma, Filmauro, Columbia Pictures; Teresa D’Arienzo assistente costumista per numerose produzioni Rai, collaboratrice della Sartoria Tirelli e assistente costumista di Maurizio Millenotti nel Don Giovanni con la regia di Franco Zeffirelli all’Arena di Verona e in Turandot sempre con la regia di Zeffirelli alla Royal Opera House di Muscat in Oman; Esther Kowalski fondatrice della sartoria “L’Epoque” che ha realizzato costumi per film tv quali Sissi, Rossella e Anna Karenina. Tra le docenti, anche addetti professionali che operano sul territorio e non solo quali Clelia De Angelis di Spoleto ed operatrici professionali come Claudia Zampolini, sarta con oltre quarant’anni di esperienza con il Teatro Lirico Sperimentale e il Festival dei Due Mondi.
Per la Direzione del Teatro Lirico Sperimentale il corso è senz'altro un'occasione importante, una opportunità formativa necessaria per il settore che si auspica possa continuare anche negli anni futuri e che, anzi, si possa allargare a tutte le figure professionali del palcoscenico, al fine di creare quell'accademia dei mestieri del teatro indispensabile nel panorama nazionale.
Un’accademia per i mestieri del palcoscenico che di fatto l’Umbria e Spoleto avevano già creato tra la fine degli anni ‘70 e gli inizi anni’80. Progetti pilota quelli umbri che insieme a quelli promossi in Emilia Romagna sono stati gli unici in Italia. Il Centro di formazione professionale del Comune di Spoleto realizzò infatti, in quegli anni, vari corsi per tecnici di palcoscenico (macchinisti, attrezzisti, elettricisti) che hanno formato molti tecnici teatrali che successivamente si sono inseriti nelle maggiori compagnie. Erano quegli gli anni dell’importante convegno “Spoleto come titolo”organizzato nel Complesso di S. Nicolò dove Claudio Meldolesi, storico del teatro e docente di Drammaturgia all’Università di Bologna, lanciava l’idea di Spoleto Cinecittà del teatro, di una Spoleto come luogo di produzione di idee e di spettacoli. Un’idea purtroppo inascoltata che sarebbe potuta crescere insieme all’apertura a Spoleto di un secondo DAMS, il celebre corso di laurea della Facoltà di Lettere in discipline delle arti, della musica e dello spettacolo nato a Bologna e lanciata sempre da Meldolesi. Ma Spoleto e l’Umbria non si fecero promotori di questa idea e un secondo DAMS nacque altrove, a Cosenza, che di certo non aveva storia, strutture e tradizioni quali quelle di Spoleto e dell’Umbria. Senza eccedere nei rimpianti del passato, Spoleto e l’Umbria possono ancora essere protagoniste in questo settore della formazione. Cultura, arti performative e creatività vengono evocate come “nuovo “ settore propulsivo su cui puntare nell’ambito della filiera turismo, ambiente, cultura.
Con l’applicazione necessaria e le necessarie risorse che esistono nell’ambito della formazione professionale, è possibile avviare la progettazione e attuazione ad ampio raggio di percorsi formativi per le professioni dello spettacolo, non solo di quelle più tradizionali (macchinisti, elettricisti, responsabili della produzione teatrale, addetti alla sartoria, trucco, parrucchiere) ma anche di professioni correlate alle arti applicate di carattere innovativo quali quelle relative alla musica applicata (musica per videogiochi, video, sound brand, applicazioni musicali per il settore industriale e il settore automobilistico, studi correlati all’acustica degli spazi, ecc…).
Insieme agli importanti e fondamentali corsi superiori per strumentisti (professori d’orchestra, musica moderna e contemporanea, maestri collaboratori sostituti) e a quelli per attori e interpreti delle arti performative, già in atto e organizzati rispettivamente dal Teatro Lirico Sperimentale e dal Centro Universitario Teatrale di Perugia, con il sostegno della Regione dell’Umbria, questi ulteriori corsi legati all’artigianalità artistica di alto profilo potrebbero di certo completare l’offerta formativa nel settore culturale.