Carlo Vantaggioli
Solo ieri l’Assessore al Turismo del Comune di Spoleto, Margherita Lezi, comunicava Urbi et orbi, che dal cappello magico dell’amministrazione era stata tirata fuori la panacea miracolosa contro la speciosa malattia, classificata come “anemia turistica”, che da tempo grava sulla funzionalità del territorio e delle imprese del settore. Un “avviso aperto allo scopo di acquisire proposte da parte degli operatori economici, di tutte le categorie, interessati ad offrire prezzi o soluzioni vantaggiose per la realizzazione di pacchetti turistici ed eventi, con particolare riferimento a periodi di bassa e media stagione.” (leggi il testo integrale del comunicato)
Si legge poi: “si tratta di una soluzione concepita in via sperimentale, che pensiamo sia molto efficace per incrementare i flussi turistici, soprattutto in periodi dell’anno, come la media e bassa stagione, caratterizzati da presenze turistiche più contenute. È una forma di collaborazione tra operatori economici di tutte le categorie e il Comune in cui l’ente fa da facilitatore portando a conoscenza di agenzie di viaggio, organizzatori di congressi o tour operator, particolari servizi, offerte o proposte vantaggiose e appetibili”.
Detta in parole povere, il Comune si mette a fare l’agente di viaggio, l’aggregatore di prodotti turistici che suggerisce poi ai vari operatori, generalisti e nazionali del settore, promuovendo i fornitori locali secondo una lista creata con l’avviso pubblico e che privilegia i prezzi bassi. Una specie di Opodo Spoleto, ma anche di Expedia Spoleto e perché no, che va tanto di moda, TriVaGo Spoleto.
Ma la cosa più sfiziosa del comunicato dell’Amministrazione è che la stessa si metterà a collaborare per la creazione dei pacchetti. Citando letteralmente “…il Comune collaborerà alla eventuale costruzione di pacchetti turistici e/o congressi ed eventi concedendo, a condizioni facilitate, l’ingresso a tutti i musei della città inclusi nella “Spoleto Card” con tariffa agevolata. Sono allo studio ulteriori opzioni che riguardano anche l’utilizzo agevolato di altri spazi comunali. Gli operatori autorizzati per legge alla formazione di pacchetti turistici e alla realizzazione di congressi ed eventi contatteranno direttamente gli operatori economici”.
Tecnicamente un “azzardo” ci viene da commentare. Una cosa da vertigini se non fosse che è stato prodotto da qualche ufficio specifico dotato di tutti i crismi per parlare. Non siamo certi a questo punto che la stessa Assessora Lezi si sia accorta di cosa hanno prodotto i “geniali” alle sue dirette dipendenze (l'avviso, reperibile sul sito del Municipio, è firmato dal dirigente Sandro Frontalini).
La legge regionale n. 18 del 27 dicembre 2006 (artt. 63 – 76) dice che per esercitare la professione turistica (vale la normativa degli agenti di viaggio e di questo si tratta nel caso della trovata comunale), occorre una licenza, un luogo appositamente destinato, e soprattutto un Direttore Tecnico iscritto all’albo ex-regionale, oggi provinciale. Ora, dove sia tutta questa “macchina” francamente sfugge. E non è nemmeno la prima volta che il comune si mette in questa situazione. Siamo sufficientemente vecchi per ricordare le colossali liti del compianto Leopoldo Corinti, uno dei primi agenti di viaggio ed operatore congressuale a Spoleto, che inferocito se la prendeva con la Giunta (quella di Brunini), quando questa organizzava in proprio convegni o congressi o altro e bellamente se ne infischiava del fatto che, come dice la legge, se si accoppiano due prodotti (ad esempio una cena di gala, magari in una struttura pubblica, ed il trasporto degli ospiti in navetta), si è già di fronte ad un pacchetto turistico soggetto a tutta la regolamentazione sopra detta.
Inevitabile quindi la reazione odierna del ConSpoleto che attacca a muso duro l’operazione e da dell’incompetente all’amministrazione tout court.
E’ solo un po’ strano che il Consorzio citi sempre il Comune di Spoleto e non si indirizzi verso coloro che materialmente hanno prodotto il parto trigemellare e che sopratutto prenda di mira, come un delitto di lesa maestà, la richiesta dei prezzi bassi, non entrando nel merito del fatto se un comune può o non può fare l'agente di viaggio.
Come riteniamo uno scivolone politico di non poco conto quello di chi poi ci mette la faccia pubblicamente come l’assessora Lezi.
Ma forse, se conosciamo un po’ il carattere nerofumo del presidente Barbanera (nomen omen), una volta calato “il panno” davanti agli occhi, era impossibile fargli distinguere tra scrittori di genialate e promotori di pacchetti turistici taumaturgici. Un bel fritto misto di cui senz’altro la città sentiva la mancanza, e che forse provocherà anche l'intervento delle altre associazioni di categoria come Federalberghi, Confcommercio e Confesarcenti.
Ecco il testo di replica del ConSpoleto:
Con la presente intendiamo replicare al comunicato apparso questa mattina (ieri per chi legge) sugli organi di stampa da parte del Comune di Spoleto, nel quale si pubblicizza il bando da esso creato allo scopo di incrementare i flussi turistici della città nei periodi di bassa stagione.
Il bando chiede sostanzialmente agli operatori economici della città di aderire, applicando tariffe basse che il Comune poi comunicherà a tour operator, adv e organizzatori congressuali, per far si che questi creino pacchetti turistici sulla nostra città.
Tale messaggio, da parte di un Comune, ha una enorme gravità politica nell'affermare che i problemi del turismo a Spoleto sono dovuti al caroprezzi degli operatori turistici cittadini e, soprattutto, che gli stessi operatori non sono all'altezza di svolgere il loro compito, che è proprio quello di interfacciarsi con gli agenti di viaggio. Questa iniziativa dimostra una mancanza totale di conoscenza del sistema e delle attuali metodiche turistiche. Oggi che siamo nell'era di internet, chi vuole venire in città non ha ormai più bisogno di intermediari, ma con un click sa in tempo reale le migliori tariffe di tutte le strutture ricettive e può già scegliere quella più conveniente, rendendo cisì inutile la richiesta di fissare un prezzo annuale. Il mercato, come noi ben sappiamo, è profondamente cambiato e ci sono ormai nuove strade per attrarre turismo (siti di prenotazioni on-line, blogger, social network, ecc..). Riteniamo soprattutto che non sia compito del Comune creare pacchetti e contattare gli operatori turistici, se non per promuovere la nostra destinazione e le infrastrutture da esso amministrate, magari promuovendo offerte ad hoc. La strategia più efficace, a nostro avviso, per portare numeri in città, è quella di concentrarsi nella realizzazione di eventi sportivi e culturali. Abbiamo dimostrato, con la realizzazione dei due tornei di Scacchi ad aprile e maggio e con il Summerbasket a luglio, che gli operatori turistici cittadini si sono impegnati concretamente in prima persona ed economicamente, garantendo un confinaziamento di 30.000 euro agli organizzatori degli eventi. Grazie a questo impegno si sono portate manifestazioni a Spoleto che hanno avuto una ricaduta economica su tutta la città. Per tali eventi gli operatori turistici hanno già applicato tariffe concorrenziali, indipendentemente dalla stagionalità, ma sulla base delle esigenze espresse dagli organizzatori. Crediamo fermamente che ci debba essere una politica turistica concreta, che punti a offrire la nostra città come meta ideale per la realizzazione di convegni e congressi di piccole e medie dimensioni e di eventi culturali e manifestazioni sportive di ampio respiro. Riteniamo fondamentale, per aumentare i flussi turistici, che il Comune conceda GRATIS i suoi spazi e NON al prezzo corrente di listino, come indicato nel suddetto bando. E' inutile chiedere uno sforzo agli operatori per abbassare i prezzi quando sono gli elevati costi degli spazi comunali e dei servizi obbligatori, a scoraggiare la realizzazione di eventi in città. In un tessuto economico in difficoltà come il nostro, considerando che molti operatori turistici hanno già abbandonato il campo ed altri sono ancora sul mercato solo grazie ad una forza familiare che supporta l'attività imprenditoriale, riteniamo porti al massacro puntare solo su una politica di abbassamento dei prezzi. Più volte abbiamo richiesto incontri all'ammistrazione comunale e alll'assessorato al Turismo in particolare, anche a firma congiunta di Confcommercio, per identificare insieme gli obiettivi strategici turistici di questa città, ma non abbiamo avuto risposta. Riteniamo che la responsabilità strategica vada in capo a chi ha l'onere e l'onore di amministrare questa città, permettendo così agli operatori economici privati di sapere come orientare gli investimenti e quali azioni promo-commerciali porre in essere”. F.to ConSpoleto: Tommaso Barbanera, Giampaolo Bartoli, Carla Contenti, Carlo Dello Storto, Carlo Filippi, Alberto Massarini, Filippo Tomassoni.
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