Dopo anni di discussioni siamo, purtroppo, arrivati alla liquidazione della FILS. Noi – scrivono in una nota il capogruppo di Forza Italia Riccardo Meloni ed il consigliere Ivano Ceccucci – lo dicevamo da tempo che non si poteva continuare in queste condizioni e prima o poi saremmo arrivati all’epilogo.
Per anni la FILS è stata amministrata da tutti soggetti che erano in organico alla maggioranza, unico registro tra tutti è stato l’appartenenza alla maggioranza stessa. Dalla sua nascita, 1999, la società solo tra attivo e passivo, e ripetiamo solo tra utile e perdite è costata ai cittadini oltre 2.100.000 euro.
Ora – scrivono gli azzurri – rischiano di perdere il lavoro circa quaranta persone, e tutto questo avviene per una totale ed assoluta inerzia dell’amministrazione comunale.
Lunedì 27 giugno in Consiglio Comunale si decreterà la parola fine. La questione paradossale è che in questa situazione ancora non si comprende chi sono i responsabili di questo fallimento. Generalmente il presidente di una società che va in liquidazione quantomeno si dimette – accusa Forza Italia – mentre questo non solo non è avvenuto, ma sono state date delle responsabilità ad alcune aree comunali. Se le dimissioni non sono state date, il sindaco dovrebbe revocare l’incarico, ma questo non è avvenuto.
A questo punto però la responsabilità cadrebbe su chi ha le deleghe al bilancio; cosa ha controllato in questo periodo quando una società presenta un passivo di oltre 500000 euro e qualche miolione di euro di debito?
In conclusione, ci troviamo con 500.00 euro di passivo, circa quattro milioni di euro di debito – prosegue la nota forzista – e nessuno si dimette, a nessuno sono revocate le deleghe e nessuno è responsabile.
Benvenuti a Foligno, città del vogliamoci bene a spese di dipendenti e cittadini