“Ricordo che la mia assistente di allora si metteva lo smalto rosso sulle unghie, ho guardato quel colore e ho pensato di verniciare le suole di rosso, come statement di quella stagione” ha dichiarato in un intervista Christian Louboutin.
Così ha inizio la storia di un uomo che ha fatto di un decollatè il simbolo della donna forte, indipendente e sensuale.
Lo stilista inizia a colorare la suola dei suoi modelli di scarpe da un’intuito geniale ma, non tutti sanno che l’idea iniziale era quella di dedicare un colore diverso ad ogni suola per ogni stagione. Purtroppo negli Anni ‘90 le donne amavano vestirsi per lo più di nero e l’unico vezzo che si concedevano era il rossetto rosso fuoco, raramente le unghie, ma sarà proprio il suo intuito a far diventare la suola rossa un marchio di fabbrica, il colore simbolo, il segno inconfondibile di Christian Louboutin.
Il tacco a spillo Louboutin evoca un immaginario collettivo, legato ad un elegante décolletées, audace e vertiginoso, dalla suola in fiammante rosso vermiglio.
Scoprire che la storia di queste scarpe riconoscibili in tutto il mondo inizia in Italia, rende ancora più affascinante scoprire il passato e il colpo di genio di Christian Louboutin.
Il fashion designer francese che ha avuto il merito di conquistare con le sue scarpe meravigliose le donne dell’intero pianeta, ha trovato la chiave del successo proprio nel nostro paese. Era il 1992 quando Christian Louboutin si trovava in un piccolo stabilimento calzaturiero di Vigevano. Aveva appena finito di realizzare i prototipi della sua collezione di scarpe ispirata alla Pop Art di Andy Warhol e appena li vide notò che non corrispondevano ai disegni: l’esecuzione era perfetta, ma mancava l’energia del colore. Un’idea banale ma per il designer stimolo ad una intuizione rubata nell’istante in cui la sua attenzione viene catturata dallo smalto rosso di una sua assistente mentre faceva un manicure: da lì il colpo di genio che lo renderà famoso in tutto il mondo. Iniziò così a dipingere le suole delle scarpe di rosso passione.
Tra i primi clienti della maison ci fu la Principessa Carolina di Monaco, seguita poi nel corso degli anni da attori, attrici e celebrità da Beyoncé a Blake Lively – alla quale è stata dedicata una collezione, “Blake”, nel 2010 – da Madonna a Lady Gaga, passando per Barbie e David Lynch (con il quale ha collaborato per realizzare una mostra sul feticismo a Parigi nel 2007).
Louboutin, oggi, è uno dei fashion designer più influenti, visto che ha saputo trasformare scarpe meravigliose in icone. Dopo aver cominciato a disegnare qualche modello per ballerine di teatro, nel 1980 ha l’opportunità di lavorare da Charles Jourdan, uno stilista di scarpe molto in voga all’epoca. Grazie a questa esperienza riesce a imparare tantissimo e, da lì a poco comincia a collaborare con le maison più prestigiose tra cui Chanel, Roger Vivier e Saint Laurent.
Parigi nel 1962, ritroviamo un Christian Louboutin giovanissimo. La sua carriera ha inizio tra lustrini e diamanti, bucandosi le dita nelle fini cuciture dei costumi del celebre cabaret Folies Bergère.
Un giorno Christian Louboutin trovò nell’atelier Vivier un paio di décolletées di diamanti indossate da Marlene Dietrich: fu in quell’istante che decise che sarebbe arrivato il suo momento e diventò uno stilista di calzature Haute Couture. Ma la sua ispirazione viene dalla vita notturna, dalle gambe delle ballerine e dai loro maliziosi sandali gioiello troppo originali e stravaganti per non essere notate.
In poco tempo le Louboutin hanno estasiato l’intero mondo fashion, ad Alexander McQueen, a Jean Paul Gaultier, a Viktor & Rolf. Il passaggio al red carpet era scontato e da lì al palcoscenico internazionale: principesse, regine, first lady, banchiere, Carolina di Monaco, Christine Lagarde, Brigitte Macron, Melania Trump. Christian Louboutin ebbe l’occasione, tra le sue prime vetrine, di presentare la sua prima collezione e di farsi notare dall’industria della moda parigina e non. Già allora spiccavano le sue scarpe gioiello dalla Suola Rossa, ambite dallo star e dall’elitè parigina. Tra i modelli più famosi, le décolleté Pigalle, le ballerine Solasophia Flat, a punta e con fiocchetto, le altissime So Kate, disegnate per il matrimonio di Kate Moss nel 2011, e le stiletto Nude, color carne, le Ballerina Ultima, indossate da Beyoncé nel video di “Green Light”.
La maison realizza anche scarpe da uomo, come quelle fatte per Mika con suola rossa, glitter e brillantini, e modelli da bambino.
E’ stato chiesto a Christian Louboutin come pensava che una donna potesse camminare su un tacco 12 e lui aveva risposto: «Con queste scarpe non si può di camminare, e tanto meno correre. Si può solo stare sdraiate».
Ci si poteva aspettare un’insurrezione femminista, e invece le Suola Rossa che fanno tanto geisha ammiccano anche all’autostima e alla femminilità.
Il marchio di fabbrica delle scarpe di Christian Louboutin è diventato uno status symbol per chiunque le indossi al punto che persino la Corte di Giustizia Europea ha affermato che un colore può essere un marchio. L’azienda olandese Van Haren, nel 2012 aveva messo in commercio delle scarpe da donna con tacco alto e suola rossa – il modello “5th avenue by Halle Berry” – ed era stata citata dalla Louboutin per contraffazione. La Corte di Giustizia Ue, interpellata dal tribunale dell’Aja, si è pronunciata a favore del brand francese: le suole colore rosso Pantone 18-1663TP sono patrimonio delle calzature della maison.
Il modello classico della maison Louboutin è la décolleté Pigalle, nera, a punta e con tacco 12, il cui nome deriva da uno dei quartieri “a luci rosse” più celebri di Parigi, dove sono sorti il museo dell’erotismo – fondato nel 1896 – e il Moulin Rouge.
Sembrerebbe, infatti, che quelle scarpe fossero un omaggio alle ballerine dei locali a luci rosse e al film degli Anni ’50 “Irma la Dolce”, con Shirley MacLaine nel ruolo di una prostituta, che si svolge tutto nel quartiere di Pigalle.
Louboutin produce anche collezioni per ragazze addirittura sneakers. Nel 2009 aveva offerto décolleté basse a Carla Bruni, allora première dame, che non poteva apparire più alta del marito Nicolas Sarkozy durante le visite ufficiali. L’anno scorso ha firmato Miragirl flat, suggerita dal balletto “La Bella addormentata”: strass sulle punte, oltre a un romantico fiocco in chiffon alla caviglia.
I riferimenti del suo mondo, le sue passioni, la sua creatività, le collaborazioni, il cinema e lo spettacolo: oggi, l’enfant prodige è il creatore di scarpe da sogno, amate dalle star e dalle donne di tutto il mondo.
Il vivido rosso di Louboutin, inconfondibile, allude simbolicamente al potere dell’amore, della passione e del sangue: elementi intrinseci al prototipo di donna a cui il designer si ispira; una donna forte, indipendente e sicura di sé, che rompe i rigidi schemi imposti dalla società. Una donna che, quando cammina, lascia con un tacco a spillo la sua traccia si sensualità e fascino per le strade della città. Una scarpa che è diventata il sogno di tutte le donne.
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