Categorie: Cronaca Spoleto

L’incubo di una coppia di coniugi spoletini, minacciati e picchiati per anni. Alla sbarra il figlio

Jacopo Brugalossi

Anni di minacce, insulti, aggressioni, violenze. La vita di due anziani coniugi spoletini e della loro badante 52enne trasformata in un incubo. Sotto processo è finito il figlio 59enne della coppia, che dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

Minacce di morte – I primi episodi risalgono al 2005, quando l’uomo avrebbe cominciato a tenere dei comportamenti minacciosi ed aggressivi nei confronti dei genitori a cui, spesso in preda ai fumi dell’alcol, era solito chiedere soldi. In un’occasione avrebbe brandito uno sgabello nei confronti della madre – non scagliandolo contro di lei solo grazie al provvidenziale intervento della badante – provocandole un tale spavento da indurla ad abbandonare la casa per entrare in un istituto di assistenza per anziani. In diverse circostanze avrebbe aggredito fisicamente il padre, con le mani nude o a sassate, arrivando perfino a minacciarlo di morte con un coltello puntato alla gola o una forchetta agli occhi. Un sera, a fronte della richiesta di quest’ultimo di abbassare il volume della televisione, l’imputato avrebbe reagito colpendolo alla spalla col telecomando fino a romperlo.

Violenza sessuale – Neppure la badante sarebbe stata risparmiata dalla furia dell’uomo, che prima l’avrebbe aggredita per futili motivi procurandole lesioni giudicate guaribili in 6 giorni ed inducendola, per lo spavento, a trascorrere la notte a casa di un’amica. Poi, nel marzo del 2010, avrebbe addirittura tentato di violentarla sessualmente, strofinando i suoi genitali scoperti contro di lei e provocandola con frasi oscene. Fortunatamente la violenza non andò in porto per la strenua opposizione della donna, che riuscì a divincolarsi dalla presa del suo aggressore nonostante la differenza di mole.

Allontanato da casa – Dal 16 marzo del 2011 l’uomo, difeso d’ufficio dall’avvocato Patrizia Frascarelli del Foro di Spoleto, è sottoposto alle misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese. Il collegio penale del Tribunale di Spoleto composto dai giudici Bellina, Olivieri e Laudenzi ha rinviato l’udienza odierna all’11 aprile del 2013, stante la sua giustificata assenza ieri in aula.

Riproduzione riservata ©