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LINCEI, ENRICO MENESTO' E UMBERTO ECO NUOVI SOCI DELL'ACCADEMIA (Foto)

Si è conclusa poco fa, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la cerimonia d'insediamento dei nuovi Accademici dei Lincei, fra i quali Umbreto Eco e il professor Enrico Menestò, originario di Todi ma ormai spoletino di adozione.

Come preannunciato in questi giorni, stamattina, in concomitanza con l'apertura dell'anno accademico 2010-2011, i due studiosi sono stati ammessi alla prestigiosa accademia scientifica, riconosciuta come la massima istituzione culturale italiana, fondata nel 1603 e che vanta tra i suoi membri personalità del calibro di Galileo Galilei.

Alla cerimonia erano presenti, oltre a Napolitano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini in rappresentanza del Governo.

L'ammissione all'accademia segna per Eco e Menestò (nella foto insieme durante la cerimonia) il coronamento di due brillanti carriere, a tratti simili, di studiosi e docenti. Il traguardo raggiunto da Menestò, inoltre, rappresenta motivo di prestigio per Spoleto, Todi e per l'Umbria intera.

Originario di Todi, 63 anni, Menestò è stato docente nelle Università di Siena e Bologna. Attualmente insegna Letteratura Latina medievale nell'Università di Perugia ed è Presidente del Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, l'istituzione culturale più prestigiosa di Spoleto.

Studioso di Filologia mediolatina e di Mistica e Agiografia medievale, è direttore di varie collane e della rivista Studi Medievali. Dal 1986 è direttore dell'Accademia tudertina – Centro italiano di studi sul Basso Medioevo ed è vice presidente della Società internazionale di studi francescani in Assisi.

Notevole la mole di testi e pubblicazioni prodotti nel corso degli anni che lo hanno portato ad essere portato conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Alla cerimonia di insediamento, il prefessore era accompagnato dalla moglie, la dottoressa Raffaella Gabetta.

Insieme a Menestò e ad Eco, sono entrati stamattina tra le file dell'accademia lo storico della lingua italiana Francesco Bruni, il giuruista Luigi Capogrossi Colognesi, l'archeologo Paolo Matthiè, lo storico dell'arte Miklos Boskovitz, il filosofo Emanuele Severino, la storica e scrittrice Serena Vitale e il filologo Piero Boitani. Appena terminata la cerimonia, gli accademici si sono messi subito al lavoro, come tradizione vuole.

L'ultimo umbro ad aver fatto parte della prestigiosa Accademia dei Lincei è stato il compianto Ignazio Baldelli, originario di Civitella d'Arna, in provincia di Perugia. Sono davvero pochi gli umbri che nel corso dei secoli sono entrati a far parte della Accademia. I più illustri restano i due intellettuali che, insieme a Fracesco stelluti e Johannes van Heeck, fondarono nel 1603 l'Accademia: Federico Cesi e Anastasio de Filiis. Dal 1986 l'istituzione è composta da 540 accademici (180 italiani, 180 stranieri e 180 corrispondenti italiani). I membri sono suddivisi in due classi; la prima di Scienze Fisiche ripartita in 5 categorie, la seconda Scienze Morali in 7 categorie. L'Accademia dei Lincei è “consulente scientifico e culturale” del Presidente della Repubblica che recentemente le ha accordato l'Alto Patronato permanente.