Il “pettorale” numero 15.215 della Maratona di New York come regalo per raggiungimento della laurea. Il sogno di tutti i maratoneti e appassionati di corsa che si avvera a suon di risultati: 3 ore e 21 minuti il tempo di percorrenza dei 42 km, 13° posto tra le oltre mille donne italiane al via, 399° posto nella classifica generale femminile su oltre 21.200 donne di tutte le nazioni.
Per la 25enne tifernate Benedetta Rossi, laureata alla triennale di scienze motorie ed iscritta al corso magistrale in tecniche dello sport, la trasferta nelle strade della “grande mela” lo scorso 5 novembre per la 47^ edizione della corsa (fra le più frequentate maratone annuali del mondo), si è trasformata in un evento unico della propria vita. Un regalo che mamma Marcella gli ha voluto riservare a coronamento del primo traguardo universitario raggiunto e per la grande passione per la corsa e lo sport in genere che ha sempre coltivato fin da bambina.
Benedetta, attualmente in forza all’Atletica Avis Perugia, ha conseguito vari master e corsi da istruttrice di fitness group, sala pesi e allenatore del settore giovanile sia nel calcio che nell’atletica leggera. “Lavoro in palestra e in piscina come istruttrice e collaboro con l’atletica Pakman come allenatrice dei bambini – precisa la giovane runner tifernate – amo lo sport e i viaggi e grazie alle vacanze in camper fatte con i miei genitori ho potuto conoscere quasi tutta l’Europa. Appassionata di sport fin da bambina, ho condiviso il mio amore sportivo, sopratutto verso il calcio con mio padre”.
Ho iniziato con le prime gare di atletica alle scuole medie, con le corse campestri. Una volta arrivata alle superiori ho tralasciato molto questo aspetto, sopratutto perché non mi piaceva allenarmi in e ho iniziato a correre in solitaria sul lungotevere fino al primo anno di università. Mio padre mi disse che ero tagliata per le lunghe distanze, per questo ero annoiata dalla pista, a me piaceva correre in varie direzioni, e lui continuava a dirmi che dovevo riprovare in competizioni più lunghe fino ad arrivare a parlare addirittura di maratone. Negli anni la mamma mi ha sempre accompagnato in questo percorso, essendo presente a quasi tutte le competizioni a cui partecipavo
Ora Benedetta continua ad allenarsi lungo le sponde del Tevere e coltiva un altro sogno, quello di tornare oltre oceano e scendere in strada a Boston e Chicago con l’obiettivo di migliorare tempi e piazzamenti.