La fine di un incubo per gli oltre 30 dipendenti della Stile società cooperativa. Nei giorni scorsi, infatti, il giudice delegato del concordato “Tiberina” ha autorizzato l’affidamento dell’azienda alla cooperativa, dichiarando la “Anbo Stile” fallita, e dando così il via libera alla Tiberina Legnami, che da ora in poi ha la piena disponibilità dell’azienda. Si conclude così una lunga vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso non solo i soci e i lavoratori dell’azienda situata a Bivio Lugnano, ma anche le loro famiglie e una intera comunità.
In questi lunghi mesi, durante i quali si discutevano, nelle aule del Tribunale di Perugia, i vari contenziosi che hanno visto contrapposte Tiberina Legnami e Anbo Stile, tutti gli operai, sebbene avessero più di una preoccupazione, hanno sempre dichiarato di credere nella giustizia e nel loro progetto, assumendo lavoratori (oggi 32) e dando corpo all’idea imprenditoriale che ne è alle basi.
“L’ansia – hanno spiegato – si concretizzava nel timore che si cercasse di spostare l’attenzione su fatti e circostanze diverse rispetto al ‘cuore del problema’: si deve ricordare che dietro le carte bollate e le arringhe degli avvocati ci sono persone, famiglie che vivono del lavoro che loro stessi stanno cercando di mantenere vivo, creando valore per tutto il territorio e, non ultimi, per i creditori del concordato Tiberina Legnami”.
Adesso i dipendenti sono ben contenti di illustrare i progetti per il futuro: “Il 2016 si è chiuso positivamente e per il 2017 prevediamo una decisa crescita del fatturato e dell’occupazione, contiamo di arrivare a circa 40 unità. La cooperativa prosegue nelle sue linee di sviluppo sui mercati esteri ed intende, con ancora più decisione, promuovere la creazione di un polo che aggreghi le società umbre che ruotano intorno al legno per poter offrire ai mercati globali una gamma completa di prodotti. La nostra storia ci ha insegnato che da soli è difficile competere, per questo cerchiamo la collaborazione con tutti gli operatori del territorio, senza il cui sostegno difficilmente avremmo potuto superare tutte le difficoltà che abbiamo incontrato”.
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