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Liceo Spoleto, Martani replica alle critiche a Com’è bello far l’amore: “siamo all’età della pietra” – Intervista esclusiva TO® – Dì la tua

E’ amareggiato Marco Martani, coautore di “Com’è bello far l’amore”, il film di Brizzi campione d’incassi, dopo le polemiche innescate dalla mail anonima di una mamma di Spoleto che ha bacchettato il preside e i docenti del Liceo Scientifico “A. Volta” rei a suo dire di aver autorizzato la visione del film ai ragazzi durante una recente Assemblea di istituto. Ironia della sorte la polemica è divampata proprio nella città natale di Martani che per di più del “Volta” è stato anche studente. Tuttoggi.info lo aveva contattato tre giorni fa, poche ore prima della mail di denuncia della genitrice, per una intervista di presentazione del film che tanto successo sta registrando nelle sale della penisola. La controversia, che ha scatenato anche i lettori di TO® attraverso la sezione dei ‘commenti’, ha però imposto un nuovo contatto con il regista di “Cemento armato” per un suo commento sulla vicenda.
“Ho letto la lettera dalle colonne del vostro giornale – dice al telefono Martani -, resto francamente perplesso anche se la missiva e alcuni commenti fanno capire meglio di tante altre cose come mai l’Italia sia fra i Paesi europei più arretrati in tema di educazione sessuale”.
Pensi che non siamo ancora pronti ad affrontare simili argomenti? “Penso di sì, temi simili dovrebbero essere discussi in famiglia, succede così in gran parte del mondo ma non da noi. Questa mamma anziché denigrare il film e la scelta compiuta dai ragazzi che lo hanno voluto per la loro Assemblea, dovrebbe ringraziarci per aver affrontato tematiche che, ripeto, andrebbero sviluppate in famiglia”.
Cosa rispondi all’accusa di aver realizzato un “film volgare”? “Che è una bugia, forse la signora e chi si è lasciato trascinare dalla missiva non ha neanche visionato la pellicola. Non solo non c’è volgarità ma, tengo a precisarlo, neanche morbosità, elementi che invece sembrano più propri a chi critica perché ha paura ad affrontarli. Se poi nel 2012 c’è ancora chi si scandalizza per certi termini, per sentire la parola ‘condom’, allora significa che siamo all’eta della pietra”.
E di Timi nei panni di Mr 25 cm (per via del…Gedeone) cosa hai da dire? “Timi interpreta un pornodivo americano soprannominato mister twentyfive, tutto qui. Non si vede nulla, non c'è niente di niente”.
A differenza degli Usa, in Italia vige ancora la Commissione di censura (o Revisione cinematografica). Cosa è successo quando avete proposto il vostro film? “ero presente all’incontro e posso assicurare che non è successo assolutamente nulla. Il film è stato autorizzato senza alcun tipo di critica o ‘taglio’. Mi piace a questo proposito ricordare che la Commissione è presieduta da un magistrato e 7 membri fra cui due genitori in rappresentanza delle associazioni per i diritti dei minori, due esperti di cultura cinematografica e uno psicologo”.
Avete ricevuto altre critiche del tenore della polemica sviluppatasi a Spoleto? “No, anzi, tanti nostri amici, coppie con figli di 10-12 anni, ci hanno ringraziato per aver saputo trattare l’argomento in maniera light, per aver offerto un film adatto anche ai più piccoli e con un suo valore educativo”.
Non resta che vedere la videointervista di Chiara Magna in cui Martani parla a TO® del film e dei suoi prossimi impegni di lavoro (clicca nel riquadro in alto).
Denuncia in arrivo – intanto al liceo scientifico questa mattina non si parlava d’altro che della lettera della mamma che tante polemiche ha sollevato e che di fatto ha gettato non poco discredito sul Liceo e il corpo docente attraverso la pubblicazione su un quotidiano on line cittadino e un blog. Gli studenti, non solo i rappresentanti di Istituto che avevano formalizzato la richiesta di vedere il film di Brizzi, si sono schierati in difesa del preside Mario Barbetti e degli insegnanti. Questi ultimi, a quanto è dato sapere, starebbero preparando una relazione da inviare alla Avvocatura Generale dello Stato per le eventuali azioni di conseguenza non esclusa una denuncia alla procura della repubblica. Ma non è l'unica iniziativa. Ragazzi e docenti stanno valutando di invitare il loro ex illustre studente per una lectio sul cinema e su questa ultima fatica: “non c'è alcun problema – dice a Tuttoggi.info Marco Martani – vengo spesso a Spoleto a trovare mia mamma, se mi invitano andrò volentieri. E' sempre la scuola in cui ho studiato, il mio liceo”.

(Carlo Ceraso)
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