Il liceo scientifico ‘Galileo Galilei’ di Perugia verso il commissariamento: uno dei fiori all’occhiello dell’istruzione del capoluogo umbro vedrà arrivare nei prossimi giorni un commissario ad acta, nominato dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Sabrina Boarelli. A lui il compito di risollevare le sorti della scuola, nell’ultimo anno guidata dal dirigente scolastico Nivella Falaschi.
La situazione, che ormai da tempo alcuni docenti del liceo lamentavano essere già sul filo del rasoio, è precipitata lunedì 13 febbraio, quando il consiglio d’istituto non ha approvato il bilancio preventivo per il 2017 (anche denominato programma annuale per l’esercizio 1 gennaio/31 dicembre 2017), proposto dalla stessa preside. In base a quanto emerso dai verbali dell’istituto, le quote versate attraverso i contributi volontari dei genitori (si parla di decine di migliaia di euro) sarebbero state utilizzate per il bilancio corrente, quando dovrebbero invece essere allocate per finanziare quello dell’anno successivo. Uno dei compiti affidati al commissario ad acta in arrivo sarà proprio cercare di capire la fattibilità della manovra.
Non è detto al momento che il commissariamento così come la mancata approvazione del bilancio, non influisca sul normale svolgimento della didattica: dal liceo, spiegano a TuttOggi.info che a essere interrotte non saranno le lezioni, ma alcune attività didattiche parallele, come tra qualche settimana potrebbe accadere per le Olimpiadi scolastiche che si terranno a Civitavecchia. Essendo bloccata l’attività amministrativa, è probabile infatti che gli stessi viaggi di studio ricevano uno stop.
La reazione degli studenti
Immediata la levata di scudi di docenti e studenti del liceo. Se i primi, in più di 60, avevano già inviato una lettera alla preside con cui chiedevano di correre ai ripari per la situazione finanziaria della scuola, i secondi, appresa la notizia di quanto accaduto lunedì in consiglio, hanno organizzato un volantinaggio ferrato di fronte ai cancelli dell’istituto e non solo. Intanto hanno anche annunciato per sabato mattina un’assemblea pubblica per decidere come agire in futuro. Da ‘Altrascuola Umbria’ arriva una nota, che parla di una “scellerata gestione dell’istituzione scolastica, che ha portato ad un clima diffuso di esasperazione, coinvolgendo studenti, docenti e genitori. La volontà del dirigente scolastico – continuano dal sindacato studentesco nella loro nota – di utilizzare parte del contributo volontario (indirizzato all’offerta formativa del prossimo anno scolastico) versato dalle famiglie per coprire le mancate coperture finanziarie attuali è a dir poco inaccettabile. Tutto ciò si inserisce in un contesto che ha visto da settembre peggiorare i servizi e l’organizzazione della scuola. Per citarne alcuni: ritardo dei progetti previsti nel PTOF, ritardo nell’assegnazione delle cattedre, assenza dei corsi di recupero e, purtroppo, molto altro ancora“.
Il calo degli iscritti
Una situazione difficile dunque che si protrae da tempo: complice anche il vertiginoso calo degli iscritti di quest’anno, passati da 380 a 230, con un esodo ingente di studenti che hanno deciso di frequentare l’altro liceo scientifico di Perugia, l’Alessi. Il risultato è che il prossimo anno al Galilei ci saranno 5 prime classi in meno.
Intanto la risposta della preside Falaschi non si è fatta attendere, pubblicata sul sito ufficiale dello stesso Liceo Galilei: al suo interno si trova il dettaglio delle motivazioni della mancata approvazione del programma annuale. Poi specifica: “il dissenso dei genitori, studenti e professori riguarda le previsioni di utilizzazione dei contributi volontari di iscrizione, fondo destinato alla copertura delle spese derivanti dall’ampliamento dell’offerta formativa che ogni scuola è tenuta ad effettuare a vantaggio di tutti gli studenti. Il programma da me redatto prevede, infatti, che € 35.000,00 di tale complessivo fondo di € 90.000,00 circa, siano destinati all’ampliamento dell’offerta formativa già programmata ed avviata, dell’anno scolastico in corso (2016/2017) che si concluderà il 31 agosto 2017. La maggioranza di tutte le componenti del Consiglio di Istituto ritiene invece che tali fondi debbano essere destinati esclusivamente all’ampliamento dell’offerta formativa degli studenti dell’anno scolastico 2017/2018“. Per Falaschi, infine, è primario difendere la scuola pubblica: “mi esimo – conclude la sua comunicazione – da ogni iniziativa giudiziaria a tutela della mia persona che mi distoglierebbe dal lavoro necessario per rimediare al pregiudizio creato dal commissariamento del Consiglio di Istituto. Pregiudizio la cui valutazione ritengo sia doveroso sottoporre alla valutazione della competente Corte dei Conti affinché siano puntualmente valutate le relative responsabilità”.
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