Città di Castello

Liceali alla Palazzina Bini (forse) fino a febbraio 2024 “Vanno adeguati spazi o trovata alternativa”

Le criticità della Palazzina Bini – dove da settembre scorso sono state allocate 7 classi del Liceo ‘Plinio il Giovane’ a causa dei lavori in corso nella sede storica di viale Diaz – sono arrivate all’attenzione del Consiglio comunale di Città di Castello.

La situazione – ben illustrata dagli stessi studenti in un video denuncia e da una lettera dei genitori alla Provincia (titolare dell’immobile) – era stata definita “molto grave, tanto da mettere a repentaglio la stessa sicurezza dei liceali. Tra le “irregolarità” segnalate vi erano infatti aule troppo piccole senza porte antipanico né finestre, barriere architettoniche e servizi igienici angusti e maleodoranti. Pure all’esterno erano stati fatti notare un tombino coperto con assi di legno, la mancanza di una scala di emergenza e la zona di raccolta studenti invasa da auto parcheggiate.

L’interrogazione di Arcaleni

Dopo il grido di allarme dei diretti interessati è arrivata dunque anche un’interrogazione di Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), che ha voluto chiedere alla giunta sia “se ci saranno lavori di adeguamento in vista della ripresa delle lezioni a settembre” sia “quanto ancora l’attuale cantiere resterà nella sede principale del Liceo“. La consigliera di opposizione ha chiesto anche “se siano state individuate soluzioni alternative a quella attuale, per niente adeguata agli studenti”.

L’annuncio dell’assessore “Liceo a febbraio 2024 tornerà parzialmente agibile”

A rispondere in aula è stato l’assessore al Patrimonio Michela Botteghi, sottolineando in primis come il Comune non sia titolare dell’edilizia scolastica delle scuole superiori di secondo grado, “anche se – ha sottolineato – la Provincia ci ha coinvolto e ci siamo sentiti sin da subito disponibili a collaborare e fornire anche possibili soluzioni alternative”. Botteghi ha quindi riferito di un incontro avvenuto lo scorso 28 giugno tra le parti interessate (Provincia, scuola, insegnanti, rappresentanti dei genitori e assessorati comunali di riferimento): “In quella sede è emerso che nei primi mesi di febbraio 2024 gran parte del Liceo Plinio in via Diaz tornerà ad essere agibile”.

Proposta “progetti alternativi” su unità immobiliari del Comune

Riguardo alla scelta dell’attuale Palazzina Bini – ha aggiunto l’assessore – “questa è stata proposta alla scuola dalla Provincia (con tutta la documentazione relativa), che aveva in uso quei locali da oltre 25 anni. Purtroppo la disponibilità immobiliare del Comune è limitata ma tra le opzioni alternative da noi avanzate una è stata gradita sin da subito dalla scuola, anche resta difficile garantirvi aule dignitose. Il confronto tra le parti è stato comunque occasione per proporre anche progetti idonei ad usare in maniera intelligente gli spazi che metteremmo a disposizione, anche se fosse per una sola settimana. I nostri uffici sono disponibili per un sopralluogo congiunto con le parti interessate sulle porzioni immobiliari da noi proposte. Ovviamente l’ultima parola spetta sempre alla dirigenza scolastica”.

Adeguamenti sulla Palazzina Bini, sì o no?

Arcaleni in sede di replica, mostrando qualche dubbio sulla effettiva bontà “logistica” dei progetti sopracitati – “soluzione comunque parziale al problema” -, ha poi insistito sul “dovere della Provincia di dare una sede dignitosa ai ragazzi”, chiedendo ancora se verranno fatti eventuali adeguamenti strutturali sulla Palazzina Bini, “dato che i ragazzi (come annunciato) dovranno rimanere qui fino a febbraio 2024 e dovranno passare altri 5 mesi in questa struttura con una situazione per niente agevole”.

Il tema adeguamenti – ha aggiunto Botteghi – è stato il primo ad essere affrontato dalla scuola all’incontro con la Provincia ma il Comune, non essendo interlocutore diretto sulla questione, non è tenuto a dare risposte. Sicuramente la Provincia si è resa disponibile a risolvere alcune problematiche e creare un’alternativa ma il tutto è in itinere. Dopo il confronto di giugno si è comunque avviato un dialogo importante tra le parti che continuerà ancora. Presumo che se la scuola accetterà di restare alla Palazzina Bini da settembre a febbraio, certi adeguamenti alla struttura si possano fare e la Provincia non si tirerà indietro vista la dichiarata volontà di rendere idonei quegli spazi”.