Spoleto

Libro bianco sanità, minoranza contro sindaco “Imbarazzante, ambiguo, disinteressato a soluzioni per Ospedale”

Imbarazzante e ambiguo, il comportamento del Sindaco de Augustinis, il quale porta le proposte della Regione come il Libro bianco per la sanità, in un Comitato, la cui costituzione e funzione non ha legittimazione in nessuna norma giuridica, i cui componenti sono stati scelti dal Sindaco stesso”.

E’ il duro affondo dei consiglieri di Alleanza civica (Profili e Settimi) e Spoleto popolare (Frascarelli) nei confronti del primo cittadino di Spoleto che ieri l’altro ha annunciato di aver ricevuto dalla Regione il “Libro bianco” e di averlo girato al Comitato di vigilanza.

Una decisione che aveva immediatamente indispettito le forze politiche e puntuale oggi arriva il comunicato delle 2 liste civiche all’opposizione.

Il Libro bianco e la porta in faccia al City forum

Con il Comitato, continua la nota, “si è costituito in pratica una sorta di consiglio comunale di persone gradite, lasciando completamente fuori il consiglio comunale e la IV Commissione che è quella che si dovrebbe occupare di questo argomento.

Anche ieri nell’incontro organizzato dal City forum, per cercare un dialogo tra le amministrazioni locali del territorio per fare una sintesi in una materia come quella della sanità, il sindaco ha dato dimostrazione della sua autoreferenzialità. Ha praticamente chiuso la porta in faccia alla proposta fatta dal Cityforum, nascondendosi dietro il suo comitato, chiamandolo impropriamente ‘comitato tecnico scientifico’”.

Appello al Prefetto e Presidente del Consiglio

Poi l’affondo contro il sindaco e magistrato di Cassazione: “La verità è che al sindaco de Augustinis non interessa trovare una soluzione per l’ospedale, a lui interessa cavalcare la vicenda per coprire la sua incapacità amministrativa, e rimanere attaccato alla sua poltrona. Prova di quanto diciamo è che nei precedenti due anni nulla ha fatto per la sua tutela. E questo suo comportamento è tanto più singolare perché fatto da chi per lavoro è chiamato ad applicare la legge e a farla rispettare”.

Stoccata anche per la “maggioranza”, ovvero per gli 8 consiglieri rimasti fedeli al governo cittadino: “Su questa estromissione delle articolazioni del consiglio comunale, vorremmo capire come la pensano gli altri consiglieri comunali che oggi continuano a sostenerlo. E anche per questo che ribadiamo che questo sindaco va mandato a casa e ridato prima possibile dignità agli organi istituzionali democraticamente eletti.
Basta, non è più accettabile che le istituzioni vengano sbeffeggiate in questa maniera, chi di competenza, chi ha il dovere di garantire il rispetto degli organi di rappresentanza previsti per legge, intervenga!
”, chiudono i 3 consiglieri invocando così l’intervento del presidente del consiglio comunale se non direttamente quello del Prefetto di Perugia

© Riproduzione riservata