C’è anche Perugia tra le Università italiane dove gli animalisti, con blitz coordinati, hanno appeso manifesti in cui chiedono che non vengano utilizzati macachi per la vivisezione. Manifesto che è apparso anche a Foligno, città dove gli animalisti sono particolarmente attivi.
Tutto è nato dalla rivolta contro la vivisezione effettuata a Parma, dove alcuni ambientalisti sono saliti sul tetto dell’Università srotolando un manifesto in cui si invita a liberare i macachi.
“I macachi – si legge in una nota del movimento antivivisezione – in questa fase di addestramento possono essere ancora salvati. Costituiscono la prova che chi pratica la vivisezione non ha alcuna intenzione di fare evolvere la ricerca e privilegia interessi economici e accademici. Tra l’altro ci sono volontari umani già affetti da questa rarissima cecità corticale disposti a collaborare alla sperimentazione. Anche i primati di Parma, come milioni di altri animali stabulati e già condannati, non hanno scelto di essere lì e non hanno possibilità di andarsene perché una falsa scienza priva di etica e serva delle multinazionali dimentica il principio Primum non nocere”.
A Perugia un lungo manifesto è stato appeso anche a Pian di Massiano, ben visibile da chi è transitato con il Minimetro.