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“L'HORROR PLENI” DEI COMUNICATORI PUBBLICI, OVVERO L'ARTE DI DECRIPTARE UN “TECNOPENSIERO” (video)

Con sempre più “ingordigia” le redazioni si abbuffano di comunicazione istituzionale, che lungi dall'essere quella che una volta, ai tempi del mitico cronista parlamentare Vittorio Orefice, si definiva un po' sprezzantemente velina, oggi assurge al ruolo di vero “blitz a Fallujah”. Sono in corso studi per la creazione di un nuovo metodo interpretativo che aiuti nella comprensione del burocratese, condito con uno spruzzo di esterofilia militante.

Ci si imbatte di prima mattina, scorrendo la posta della redazione, in un magnifico esemplare di “tecnopensiero”, sicuramente da studiare a fondo prima dell'arrovellamento decriptatorio, che porti a comprendere se esista un fatto oggettivo di cui prendere atto o piuttosto un pericolo per l'umanità.

Il magnifico foglio descrive nei minimi particolari ciò che è accaduto in occasione della presentazione, ieri pomeriggio a Palazzo Mauri, del progetto “Le Terre del Cuore Verde D'Italia”, iniziativa di Area Vasta, volta a facilitare il dialogo tra vari enti e strutture in materia di comunicazione turistica e progettazione di iniziative. E non è chiaro poi se il materiale estensore del documento sia anche l'artefice dell'architettura semantica o se lo stesso si limiti a riportare “brani” di dichiarazioni delle Autorità intervenute.

Nel dubbio confidando nell'Altissimo, a mani giunte, chiediamo perdono anticipatamente e ci accingiamo alla battaglia.

Sempre più, in casi di questo genere, ci si affida alla lucida analisi di quel galantuomo di Gillo Dorfles che recentemente ha scritto un chiaro atto d'accusa sulla comunicazione ed il “rumore” che questa provoca, Horror Pleni la chiama l'autore, in antitesi illuminata all'Horror Vacui, detto anche nel caso di certi personaggi, Vuoto Pneumatico.

Vi diamo conto di un ampio stralcio del papiro, rimandando in fondo all'articolo l'intero documento, e rendendo in stile corsivo ciò che secondo il risultato delle prime analisi dovrà essere affidato all'ufficio decriptaggio:

“...L'attività di progettazione, oltre a facilitare la sinergia tra pubblico e privato, ha messo alla prova la nostra struttura comunale facendola crescere e migliorare“.

Al centro dell'incontro il PIT, progetto da 9 milioni di euro che, avviato nel 2004, ha coinvolto, oltre alla Provincia di Perugia, 9 Comuni umbri (Spoleto in qualità di Comune capofila, Massa Martana, Campello sul Clitunno, Trevi, Foligno, Bevagna, Cannara, Assisi e Bastia) e la Comunità Montana Valnerina, interessando un'area leggermente superiore ad un terzo di quella regionale.

64 i soggetti che hanno partecipato al progetto (53 privati e 11 pubblici); 2 i macro-prodotti territoriali integrati (“Le Vie dell'Acqua” e “I Racconti della Cultura e della Storia”), organizzati lungo gli assi principali della mobilità dolce (Pista ciclabile Spoleto-Assisi, ex tracciato Ferrovia Spoleto-Norcia, Sentiero degli Ulivi, Cammino Francescano e Via Francigena) e lungo la viabilità storica (Via Flaminia, Via Nursina e Via Tuderte).

“Il Progetto Integrato Territoriale – ha sottolineato il Coordinatore dell'Area della Pianificazione Strategica del Comune di Spoleto Stefania Nichinonni – può essere considerato un esempio mirabile di sinergia tra pubblico e privato e di utilizzo efficace ed intelligente tanto dei finanziamenti comunitari, quanto di quelli privati. Ad oggi, e siamo tra i primi a presentare i risultati finali del progetto, abbiamo raggiunto oltre l'80% degli obiettivi prefissati“.

Seguendo il target del “turismo slow” e utilizzando i prodotti emergenti della filiera Turismo-Ambiente-Cultura (TAC), ossia il trekking e il cicloturismo, l'offerta turistica è stata strutturata in tre filoni: il Trekking tour, con 12 itinerari tematici; il Bike tour, anche qui con 12 itinerari in virtù delle diverse tipologie di utenza e l'Urban Trekking, primo esempio di trekking urbano costruito con una partnership particolare con la Camera di Commercio di Perugia.

“La promozione dei prodotti turistici – ha spiegato il Presidente della ConSpoleto, soggetto deputato al piano di marketing del progetto, Filippo Tomassoni – è stata sviluppata in sinergia e collaborazione con l'Agenzia di Promozione Turistica Regionale, puntando a dare visibilità e conoscenza a tutto il territorio interessato dal progetto”. L'attività promozionale 2009, che passerà anche attraverso il sito internet www.cuoreverdeditalia.it, avrà come destinatari, da una parte, gli operatori turistici e le associazioni tedesche e olandesi e, dall'altra, il mercato inglese e statunitense dove è stata pianificata, tra l'autunno 2009 e l'inverno 2010, una campagna promozionale in riviste di settore rivolta direttamente ai consumatori finali.

“Questo sistema di pianificazione e progettazione – ha spiegato la Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti a conclusione dell'incontro – è sicuramente vincente per i nostri territori. Legare e mettere in sinergia le risorse pubbliche e private, le peculiarità di ogni territorio e le opportunità turistiche che ciascuno offre, è il modo migliore per riuscire a creare proposte articolate ed organizzate e riuscire ad essere, al contempo, protagonisti in un mercato nazionale ed internazionale molto competitivo. Come Regione Umbria pubblicheremo a breve il bando per il TAC2, destinato principalmente ad attività e servizi immateriali, che punterà sull'innovazione e sulla qualità, con l'obiettivo di innalzare ulteriormente il livello dell'offerta turistica territoriale”.

Insomma tra Pit e Tac, 1 o 2, gli ostacoli si moltiplicano, soprattutto al momento di scontrarsi con il mostruoso Trekking Urbano, sorta di novello Trasformers affidato alternativamente ad un BikeTour risolutore, nella giungla di sinergie, filiere e di attività e servizi immateriali. Vien fatto di pensare “ma se le attività diventano materiali allora si che so caz…”

Ma dopo tutto, anche al peggiore degli eserciti è consentita una ritirata ed in quel malaugurato caso, se non dovessimo vincere, potremo utilizzare per tornare a casa una mobilità “dolce” in un orgia di Turismo Slow, sperando che non diventi un MacroProdotto. Ah …le incertezze della vita!

(Carvan)

(nel video un brano di “Brazil”, film del 1985, per la regia di Terry Gilliam)

Il documento in originale:

“I risultati che abbiamo conseguito nell'ambito di questo progetto di Area Vasta, sono una prova ulteriore di come, in questi anni, la città di Spoleto sia stata in grado di misurarsi con un diverso modo di ragione, di programmare, di progettare, di stare insieme, per fare filiera e rete condividendo obiettivi e mettendo in campo risorse”. A parlare è il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti in occasione della presentazione pubblica dei risultati del Progetto Integrato Territoriale (PIT) “Le Terre del Cuore Verde d'Italia”, tenutasi nel pomeriggio di ieri nella Sala Convegni di Palazzo Mauri.”Il lavoro svolto in questi anni ha permesso una crescita professionale e personale enorme rendendo tutti consapevoli della potenzialità che la nostra città ha – ha continuato Benedetti – L'attività di progettazione, oltre a facilitare la sinergia tra pubblico e privato, ha messo alla prova la nostra struttura comunale facendola crescere e migliorare”.Al centro dell'incontro il PIT, progetto da 9 milioni di euro che, avviato nel 2004, ha coinvolto, oltre alla Provincia di Perugia, 9 Comuni umbri (Spoleto in qualità di Comune capofila, Massa Martana, Campello sul Clitunno, Trevi, Foligno, Bevagna, Cannara, Assisi e Bastia) e la Comunità Montana Valnerina, interessando un'area leggermente superiore ad un terzo di quella regionale.64 i soggetti che hanno partecipato al progetto (53 privati e 11 pubblici); 2 i macro-prodotti territoriali integrati (“Le Vie dell'Acqua” e “I Racconti della Cultura e della Storia”), organizzati lungo gli assi principali della mobilità dolce (Pista ciclabile Spoleto-Assisi, ex tracciato Ferrovia Spoleto-Norcia, Sentiero degli Ulivi, Cammino Francescano e Via Francigena) e lungo la viabilità storica (Via Flaminia, Via Nursina e Via Tuderte).”Il Progetto Integrato Territoriale – ha sottolineato il Coordinatore dell'Area della Pianificazione Strategica del Comune di Spoleto Stefania Nichinonni – può essere considerato un esempio mirabile di sinergia tra pubblico e privato e di utilizzo efficace ed intelligente tanto dei finanziamenti comunitari, quanto di quelli privati. Ad oggi, e siamo tra i primi a presentare i risultati finali del progetto, abbiamo raggiunto oltre l'80% degli obiettivi prefissati”.Seguendo il target del “turismo slow” e utilizzando i prodotti emergenti della filiera Turismo-Ambiente-Cultura (TAC), ossia il trekking e il cicloturismo, l'offerta turistica è stata strutturata in tre filoni: il Trekking tour, con 12 itinerari tematici; il Bike tour, anche qui con 12 itinerari in virtù delle diverse tipologie di utenza e l'Urban Trekking, primo esempio di trekking urbano costruito con una partnership particolare con la Camera di Commercio di Perugia.”La promozione dei prodotti turistici – ha spiegato il Presidente della ConSpoleto, soggetto deputato al piano di marketing del progetto, Filippo Tomassoni – è stata sviluppata in sinergia e collaborazione con l'Agenzia di Promozione Turistica Regionale, puntando a dare visibilità e conoscenza a tutto il territorio interessato dal progetto”. L'attività promozionale 2009, che passerà anche attraverso il sito internet www.cuoreverdeditalia.it, avrà come destinatari, da una parte, gli operatori turistici e le associazioni tedesche e olandesi e, dall'altra, il mercato inglese e statunitense dove è stata pianificata, tra l'autunno 2009 e l'inverno 2010, una campagna promozionale in riviste di settore rivolta direttamente ai consumatori finali.”Questo sistema di pianificazione e progettazione – ha spiegato la Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti a conclusione dell'incontro – è sicuramente vincente per i nostri territori. Legare e mettere in sinergia le risorse pubbliche e private, le peculiarità di ogni territorio e le opportunità turistiche che ciascuno offre, è il modo migliore per riuscire a creare proposte articolate ed organizzate e riuscire ad essere, al contempo, protagonisti in un mercato nazionale ed internazionale molto competitivo. Come Regione Umbria pubblicheremo a breve il bando per il TAC2, destinato principalmente ad attività e servizi immateriali, che punterà sull'innovazione e sulla qualità, con l'obiettivo di innalzare ulteriormente il livello dell'offerta turistica territoriale”.