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Lex Spoletina 2017 alla Prof.ssa Letizia Ermini Pani

L’Associazione Amici di Spoleto presieduta da Dario Pompili consegnerà insieme al Comune di Spoleto, rappresentato dal sindaco Fabrizio Cardarelli, la Lex Spoletina 2017 a Letizia Ermini Pani,  vice presidente della Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo (Cisam). La cerimonia di consegna si svolgerà  a Spoleto durante i lavori della Sessantacinquesima Settimana di studio del Centro italiano di studi sull’alto medioevo (Cisam) venerdì 21 aprile alle ore 18.30 presso la sala Congressi dell’Albornoz Palace Hotel, viale G. Matteotti, 16.

La “Lex Spoletina 2017” verrà  attribuita a Letizia Ermini Pani per essersi occupata, nell’ambito della sua attività accademica, della Spoleto Tardo Antica e Altomedievale, producendo saggi di straordinario valore e per aver profuso grandi energie nella progettazione e realizzazione di importanti campagne di scavi nella città di Spoleto.

Nata a Roma nel 1931, Letizia Ermini Pani, vice presidente del Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo, è stata professore ordinario di Archeologia Medievale all’Università “La Sapienza” di Roma, direttore del Dipartimento di Scienze storiche archeologiche e antropologiche dell’Antichità. Inoltre ha ricoperto gli incarichi di direttore della I Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università “La Sapienza” di Roma; coordinatore dei corsi del Dottorato di ricerca in “Archeologia e antichità post-classiche (secc. III-XI)”, con sede amministrativa all’Università “La Sapienza” di Roma e sedi consorziate nelle Università di Bari, Chieti, Roma-“Tor Vergata” e Vercelli. E’ stata responsabile nazionale dal 1988 di numerosi progetti di ricerca con finanziamento ministeriale. Ha diretto e dirige scavi archeologici, sia per concessione del Ministero dei BB. AA. CC. sia per incarico delle relative Soprintendenze ai Beni Archeologici.

La Lex Spoletina – Da anni l’Associazione “Amici di Spoleto” ha fatto della riproduzione della Lex Spoletina (il cippo di pietra conservato presso il Museo archeologico, risalente al II secolo a. C., su cui è inciso il testo di una legge di protezione per i boschi sacri) un riconoscimento a persone fisiche o giuridiche che abbiano contribuito alla concreta difesa del patrimonio storico, culturale e ambientale, alla conoscenza della Città ed allo sviluppo della sua economia.