Poco dopo le 15 di oggi (venerdì 17 ottobre) è caduta l’ultima parete dell’ex scuola Garibaldi di Città di Castello.
Dopo aver abbattuto la fila di finestre a piano terra sul lato all’angolo tra via Lapi e via Labriola, l’escavatore da demolizione dell’azienda Pelliccia Scavi SRl di Perugia – che da lunedì 8 ottobre ha iniziato ad abbattere lo storico edificio – è sbucato in cima al cumulo di macerie creato dal crollo di muri e tetto.
Un momento che ha segnato in maniera simbolica l’intervento da 350 mila euro complessivi, con cui l’amministrazione comunale di Città di Castello risanerà e riqualificherà l’area urbana che si trova alle porte del centro storico.
Da via Lapi ha rubato subito lo sguardo il nuovo sklyline del cuore della città, che mostra nella loro ampiezza e nel loro pregio architettonico una piazza Garibaldi e un palazzo Vitelli finora schermati dalla ex scuola.
Con il coordinamento del responsabile unico del procedimento dell’ente Giuliano Ciocchetti e del progettista e direttore dei lavori Luca Catufi, i lavori proseguiranno a questo punto con la definitiva demolizione del perimetro del piano terra che ancora spunta dal terreno e che è stato preservato per fare da rampa, insieme alle macerie, all’escavatore che doveva raggiungere con la sua pinza la sommità dello stabile.
A seguire, il progetto prevede lo smantellamento di piano interrato e fondazioni. Al posto dell’ex scuola Garibaldi sorgerà un parcheggio con 93 posti completamente gratuiti. Una soluzione temporanea per rifunzionalizzare l’area, in attesa che la Fondazione Palazzo Albizzini presenti una proposta concreta, con un nuovo cronoprogramma, per la realizzazione di piazza Burri.