Bene così, ma dobbiamo ancora lavorare tanto“. Non si accontenta della Sir schiacciasassi di questo avvio della Superlega, Wilfredo Leon, lo schiacciatore cubano giunto dalla Russia per portare Perugia sul tetto d’Europa. Intanto, domenica al PalaBarton, c’è da proseguire la corsa in campionato, superando il Vero Volley Monza.
“Domenica – dice Leon –sarà una partita molto interessante contro una squadra che gioca bene. È stato importante mercoledì aver vinto con Mosca 3-0, abbiamo dimostrato di star bene sia fisicamente che mentalmente. Con Monza ci aspettiamo una gara molto intensa e lunga. I pericoli? Tanti. Soprattutto non dobbiamo scendere in campo non al 100% e con troppa confidenza”.
Leon passa ad una lettura della Superlega dopo le prime otto giornate: “La classifica rispetta al momento i valori espressi. Ma siamo solo all’inizio e dobbiamo continuare a lavorare il doppio perché solo con il lavoro possiamo migliorare. Credo che al momento siamo al 50% del nostro potenziale, dobbiamo crescere non solo sulla parte tecnica, ma anche dal punto di vista della squadra. Personalmente devo migliorare ancora molto e su tante cose. Prima di tutto in ricezione, dove posso fare ancora meglio, ed a muro, fondamentale dove mercoledì con Mosca non è andata male. E poi posso abbassare il numero degli errori in battuta”.
Alcune domande hanno toccato gli aspetti personali di Leon. “La pressione? Non mi pesa, sono abituato fin da giovane. Mia mamma mi ha sempre detto di focalizzare l’attenzione sul mio lavoro e su quello che devo fare in campo. La Champions? Le aspettative personali e di squadra sono molto alte, ma non è una cosa che mi innervosisce, piano piano lavoreremo per il nostro obiettivo. Come mi trovo in Italia? Qui a Perugia molto bene, a parte il traffico di questo periodo ed il clima che cambia di giorno in giorno. E poi si mangia benissimo. Mi piacerebbe poter visitare tante città, ma gran parte del tempo lo passo ad allenarmi e giocare e non ho avuto ancora l’occasione”.
E ancora, altre curiosità. “La partita più bella finora è stata quella in casa contro Modena, contro la quale Perugia non vinceva da alcuni anni. Una partita molto difficile che ci ha reso molto soddisfatti. Com’è il pubblico perugino? Impressionante, come l’atmosfera che si vive al palazzetto. Giocare qui per gli avversari non è facile”.
Un’ultima considerazione di Leon in merito alla sua capacità di incidere nei momenti topici dei match: “Fin da bambino i miei genitori mi dicevano che nei momenti di difficoltà l’unica cosa da fare è agire. In campo, se ho la battuta in mano, non devo pensare che posso sbagliare, ma che devo fare ace. Così anche in attacco, anche se chiaramente l’errore è fisiologico. Sono responsabilità che mi piacciono ed alle quali sono abituato”.