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Legge di Bilancio, così cambia il controllo faunistico: entro 120 giorni Piani straordinari

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2023 cambia la disciplina del controllo faunistico, con alcune modifiche alla 157/92.

Il comma 447 riscrive l’articolo 19. Da ora i soggetti preposti ad attuare i piani di contenimento sono prioritariamente “i cacciatori iscritti negli Atc o nei comprensori alpini delle aree interessate, previa frequenza dei corsi di formazione”. Alle operazioni possono partecipare anche proprietari e conduttori di fondi, purché muniti di licenza di caccia, guardie venatorie, agenti di polizia locale e carabinieri forestali.

Se negative ai test igienico-sanitari, obbligatori, le carni dei selvatici abbattuti sono destinate al consumo alimentare.

E non è l’unica modifica alla legge vigente. Introducendo l’articolo 19-ter, il comma 448 impone infatti ai ministri di Ambiente e Agricoltura, sentito l’Ispra e d’intesa con la Conferenza delle Regioni, di adottare entro 120 giorni “un piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, di durata quinquennale”.

Le operazioni potranno essere effettuate “anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le zone urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto”.