Il 100 per cento dei 92 comuni Umbri è a rischio idrogeologico, secondo i dati del rapporto Ecosistema rischio 2011, realizzato in tutta Italia da Legambiente e Protezione Civile.
Se in Italia, secondo il rapporto (leggi la versione integrale), sono a rischio otto comuni su dieci, in Umbria il 100 per cento del territorio è esposto. Il rapporto, presentato stamattina a Roma dai vertici dell'associazione e della Protezione Civile, valuta anche il livello di prevenzione messo in atto dai comuni a rischio idrogeologico, attraverso una serie di sondaggi alle singole amministrazioni.
“Tra le amministrazioni comunali umbre intervistate, sono 26 quelle che hanno risposto al questionario di Ecosistema rischio (il 28per cento del campione)”, si legge nel rapporto. Tra queste, 21 comuni hanno delle abitazioni che sorgono in aree a rischio idrogeologico, cinque hanno degli interi quartieri, 17 delle aree industriali, nove delle strutture ricettive, cinque altre strutture sensibili al rischio.
La maggior parte dei comuni che ha risposto (l'83 per cento), ha dichiarato di aver svolto opere di messa in sicurezza nelle proprie aree a rischio e di avere un piano di emergenza pronto insieme alla Protezione civile. Secondo le valutazioni di Legambiente, però, il 71 per cento dei comuni umbria avrebbe svolto un lavoro di “mitigazione del rischio idrogeologico” scarso o insufficiente, con il restante 29 per cento 'sufficiente' o 'buono' e nessun comune riuscito a ottenere la valutazione 'ottimo'. (fda)