“Allo scopo di contribuire al dibattito pubblico sulla mobilità alternativa anche in conseguenza dell’approvazione del PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile), il circolo di Legambiente folignate si trova a ribadire la necessità di un cambio netto di rotta rispetto al passato riguardo a questo tema in modo da ottenere una città più vivibile, salubre e sicura per tutti – pedoni, ciclisti e persone diversamente abili compresi.” Così, la nota stampa odierna del circolo folignate dell’associazione ambientalista.
A tal proposito Legambiente ha prodotto di recente questo documento sulla sicurezza stradale (https://www.legambiente.it/la-sicurezza-stradale-nelle-citta-vision-zero/) e segnaliamo che Foligno, tra le città umbre, è quella col più alto numero pro capite di morti e feriti per incidenti stradali.– Prosegue la nota
Bene il PUMS e le osservazioni presentate e raccolte da parte di cittadini ed associazioni, ma sulla possibilità di spostarsi in maniera differente rispetto al mezzo privato poteva esser fatto di più anche considerando l’emergenza sanitaria e la conseguente minor disponibilità dei mezzi pubblici.
Diversi potrebbero essere infatti gli strumenti per incentivare l’uso della bicicletta e la pedonalità in città; il circolo ambientalista da sempre ha puntato il dito contro il disordine e l’eccessiva motorizzazione del traffico per andare a scuola (pratica fortemente diseducativa per le future generazioni) e pensa che come priorità di investimento, rispetto al PUMS, debbano prevalere le opere di messa in sicurezza degli utenti deboli della strada, il collegamento tra le piste ciclabili, l’allargamento delle zone pedonali senza auto (in centro come in periferia) e l’effettiva implementazione (con interventi di calmieramento del traffico come indicato nel PUMS) e allargamento delle zone 30 esistenti.
A tal proposito il circolo ci tiene a sottolineare il fatto che ha richiesto l’istituzione della Consulta comunale sulla mobilità, insieme ad altre 6 azioni cittadine, a febbraio di questo anno, e crede che tale strumento possa essere un valido luogo di partecipazione e consultazione per le istituzioni comunali al fine di migliorare gli spostamenti di tutti in città.
Inoltre il circolo ha presentato ad agosto un progetto sull’arrivo alla scuola di Via Monte Cervino da parte degli studenti al fine di poter alleviare la situazione del quartiere, da anni sotto scacco di un traffico senza regole che genera disagi ai residenti ed un’aria malsana – la modifica alla circolazione apportata di recente intorno alla scuola è stata invece contestata persino dai commercianti della zona, mentre il disagio per i residenti rimane invariato.
Di nuovo, con la stessa comunicazione di agosto è stata presentata da parte del circolo l’idea, attraverso una App certificata, di “pagare” i km percorsi in bici per andare a lavoro o negli spostamenti quotidiani dei cittadini, generando dei buoni da spendere nelle attività del centro. Idea che sarebbe stata di aiuto soprattutto per questo periodo di crisi per il nostro centro cittadino dovuta alla nuova ondata pandemica, la quale viene già applicata da anni con successo in molte realtà italiane, sia medie che grandi (da Bari a Torino).
In tutti e 3 i casi- conclude infine la nota di Legambiente– non abbiamo avuto nessun segnale da parte dell’amministrazione comunale e nessuna risposta. Capiamo il momento delicato, ma, a maggior ragione, nell’ottica di collaborare tutti al bene comune, ognuno per la parte che gli compete, specialmente in tempi difficili, ci saremmo aspettati una possibilità di dialogo sulle nostre proposte.