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LEGAMBIENTE CONTRO LE INFILTRAZIONI MAFIOSE NEL TESSUTO ECONOMICO

Lunedì 17 marzo 2008 alle h. 11,30 **presso la **Sala Multimedia del Consiglio regionale** sarà presentata alla Stampa tale proposta*L'inchiesta della magistratura e l'azione delle forze dell'ordine che hanno portato il mese scorso a numerosi arresti per reati connessi alle attività di camorra e 'ndrangheta nel territorio umbro, dimostrano l'ampiezza e la pervasività delle organizzazioni criminali e gli intrecci perversi tra attività illegali e iniziative economiche apparentemente legali. *****Libera Umbria*, ormai da cinque anni, sottolinea la presenza nella nostra regione della malavita organizzata. Alla criminale attività delle filiali di mafia, 'ndrangheta e camorra si può far risalire la maggior parte del narcotraffico in Umbria, del controllo dei subappalti nell'edilizia, ma anche di reati come il pizzo fino a pochi anni fa sconosciuti nel nostro territorio. Umbria come terreno da controllare ma anche su cui investire come hanno dimostrato i sequestri e le confische di beni operate dalla Antimafia.***Legambiente Umbria* da anni continuava a dare l'allarme su tali fenomeni, mentre molti, troppi amministratori si ostinavano a chiudere gli occhi. Nel rapporto sulle ecomafie, da anni, si evidenzia che la nostra regione, a dispetto della convinzione di molti, non è più immune da infiltrazioni di eco‑criminalità organizzata, con i settori più permeabili e già permeati: il traffico dei rifiuti e il ciclo del cemento.***Cittadinanzattiva* conduce, da anni, una battaglia contro la corruzione nella Pubblica Amministrazione: nel corso del 2006 ha elaborato una proposta di legge, fatta propria da oltre 30 parlamentari e divenuta poi legge dello Stato con la Legge finanziaria 2007, che estende, agli imputati di tali delitti, il sequestro preventivo dei beni, già previsto per i reati di mafia.Gli appelli alla mobilitazione delle forze economiche e imprenditoriali a fianco delle istituzioni, per respingere ogni tentativo di infiltrazione criminale nel tessuto produttivo umbro, rischiano di rimanere un mero fatto rituale, in assenza di proposte e di azioni concrete, mentre è sempre più grande la preoccupazione tra i cittadini di questa regione, i quali, mentre apprezzano l'azione della magistratura, non riescono a sentirsi sollevati come alcuni amministratori e dirigenti politici, che ritengono già chiusa la partita con tali organizzazioni criminali.****