Cronaca

Lega Terni, Fiorini scende dal Carroccio | Vertici attaccano consigliere, nervi tesi in giunta

La Lega Terni cerca di correre ai ripari, ma è evidente che qualcosa non funzioni all’interno della sezione ternana del Carroccio. Dopo le clamorose ‘dimissioni’ di Emanuele Fiorini, il consigliere più votato alle ultime elezioni e leader storico della Lega ternana, la ‘commissaria’ Barbara Saltamartini (inviata direttamente da Matteo Salvini a Terni come supervisore delle politiche attuate dalla giunta del sindaco Leonardo Latini) e il segretario regionale Virginio Caparvi hanno cercato di fare quadrato intorno al partito verde, pubblicando una nota nella quale, prima se la prendono con le passate amministrazioni del Pd, poi attaccano la decisione di Emanuele Fiorini.

“Un impegno gravoso – sottolineano i due – stante le innumerevoli difficoltà che abbiamo trovato fin dal primo giorno dell’insediamento, frutto di anni di mala amministrazione della sinistra ternana e regionale che ha prodotto ben 70 milioni di debito straordinario e che sommati al debito ordinario hanno portato la città al dissesto”.

Dopo quasi un anno di amministrazione dovrebbe essere finito il tempo di guardare al passato per cercare colpe che giustifichino inadeguatezze presenti e lacerazioni all’interno dell’attuale Giunta che stanno mettendo a dura prova la pazienza del sindaco Latini.

Abbiamo provato a contattare più volte il consigliere Fiorini, passato al Gruppo Misto insieme a Federico Brizi e Valeria D’Acunzo, senza avere risposta per cercare di capire quali siano le motivazioni per le quali “non esistano più le condizioni per andare avanti” – come da lui stesso denunciato.

La Saltamartini e Caparvi attaccano: “Prendiamo atto che chi fino ad oggi ha condiviso l’impegno della Lega su entrambi i fronti decida a mezzo stampa, e non nelle sedi opportune, di smarcarsi da quel patto di fiducia contratto con i cittadini sotto il simbolo della Lega. Tuttavia, grazie al lavoro e all’impegno dei suoi dirigenti, dei militanti e degli amministratori locali, la Lega non si fermerà di certo e proseguirà sulla linea del cambiamento che i cittadini hanno richiesto a gran voce, forte delle proprie idee e del grandissimo consenso ricevuto che non intende minimamente deludere”.

Che in giunta non ci sia un clima disteso e cooperativo, nonostante le continue smentite della maggioranza, è cosa nota e l’abbandono del ‘Carroccio’ di Fiorini è un chiaro segno di malessere che potrebbe mettere a rischio il piano politico della Lega che punta dritto alle regionali. Dopo il non entusiasmante risultato delle Provinciali (dove non c’è stato il ribaltone che la destra si aspettava), c’è un po’ di agitazione all’interno della coalizione di centrodestra che, forse, risente anche del clima teso a livello nazionale tra Salvini e i leader dello stesso centrodestra.